A oggi, le emissioni di gas serra legate al settore dei trasporti rappresentano un’ardua sfida per l’ambiente. Nei mesi scorsi, un gruppo di professionisti ha lanciato un allarme sulla mancanza di progressi dell’industria aeronautica per contrastare le emissioni di CO2 equivalenti.
Nella giornata di domenica, invece, la International Air Transport Association (IATA) ha dichiarato che si aspetta che la quantità di carburante sostenibile destinata all’aviazione raddoppi durante quest’anno, raggiungendo le 2 milioni di tonnellate, ossia lo 0,7% del consumo di carburante delle varie compagnie aeree.
La IATA ha altresì avvertito che le compagnie aeree faticheranno a raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e di sostenibilità e ha descritto la produzione di carburante sostenibile ancora troppo lenta. A riguardo, Willie Walsh, direttore generale dell'associazione, ha dichiarato che:
Il ritmo dei progressi nell’aumento della produzione e nell’aumento delle efficienze per ridurre i costi deve accelerare.
Sebbene ci sia stato un aumento della produzione di SAF (Sustainable Aviation Fuel), e questo sia sicuramente un segnale positivo, la quantità attuale è ancora troppo limitata è comporterà un aumento globale di 4,4 miliardi di dollari nella spesa per il carburante dell’aviazione. Walsh ha sottolineato che è necessario accelerare sia il ritmo di crescita della produzione di SAF sia i miglioramenti nell’efficienza per ridurre i costi.
Nel 2021, l’intero settore dell’aviazione si è impegnato a raggiungere zero emissioni nette entro il 2050, principalmente attraverso una transizione graduale all’uso del carburante SAF, che è prodotto da petrolio di scarto e biomassa. Le compagnie aeree, tuttavia, si lamentano delle scarse forniture di SAF da parte dei produttori e criticano anche aziende come Airbus e Boeing per i ritardi nella consegna di nuovi jet più efficienti nei consumi di carburante.
Una vera svolta potrebbe essere la produzione di SAF a partire dagli scarti di cibo. Questa alternativa rappresenterebbe una delle soluzioni più promettenti per la sostenibilità nel settore dell’aviazione. Il processo è molto semplice: gli scarti di cibo, come gli oli di cucina, residui vegetali e scarti organici, vengono raccolti e sottoposti a processi di raffinazione e conversione per trasformarli in SAF.
Già alcune compagnie producono carburante sostenibile a partire dagli scarti, impiegando anche quello dei voli commerciali. Tutto questo si traduce in minor impatto ambientale, diminuzione della dipendenza da combustibili fossili, aiuto nel raggiungimento degli obiettivi climatici e riduzione dei rifiuti legati all’aviazione.