Il rebranding punta tutto sulla forza di un nome che in Germania vanta una notorietà dell’80% tra i consumatori ed una presenza consolidata anche all’estero, Italia inclusa. Cambia la ragione sociale, ma restano invariati i servizi: AVM Italia diventa quindi FRITZ! Italy, senza ripercussioni per partner e clienti, che continueranno a operare con gli stessi interlocutori e garanzie.
La decisione risponde ad una precisa strategia di identità, poiché FRITZ! gode di una reputazione altissima nei principali settori di business dell’azienda, mentre il brand AVM è risultato meno percepito e riconoscibile, rischiando di creare confusione o di oscurare la forza del prodotto. Da qui la scelta di compattare tutto sotto un unico marchio, semplice e immediato, capitalizzando su una popolarità già affermata. Diamo un'occhiata più da vicino al nuovo logo:
Per il pubblico, il cambiamento si traduce in una chiarezza maggiore: la stessa sigla FRITZ! accomuna ora sia la gamma dei dispositivi, come i router o le soluzioni per smart home, sia l'azienda produttrice stessa. Dal punto di vista pratico, però, nulla cambia nel rapporto con clienti, fornitori e partner commerciali: referenti, processi e modalità di assistenza rimangono i medesimi. Il nuovo corso rappresenta quindi una semplificazione per tutti gli stakeholder, aiutando a distinguere FRITZ! come unica voce protagonista nel settore connettività.
Insomma, l’ormai ex AVM scommette su un unico grande marchio capace di rappresentare azienda e prodotti in modo univoco, diretto e riconoscibile, cosa che sancisce la definitiva fusione tra la reputazione dei dispositivi FRITZ! e l’identità societaria. Ricordiamo a margine che AVM FRITZ! ha da poco rilasciato l'aggiornamento 8.20 di Fritz!OS: maggiori dettagli sono disponibili nel nostro articolo dedicato.
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