La tecnologia Si-C (Silicio-Carbonio) ha rappresentato una rivoluzione significativa nel mondo delle batterie per smartphone, e non è ancora finita, anzi: secondo le stime di Digital Chat Station, la prossima generazione di device che vedremo arrivare nel 2026 potrebbe spingersi ben oltre e portare sul mercato capienze mai viste, sempre a pari dimensioni: si parla addirittura di 8.500 mAh nei casi più eclatanti, con Honor e Realme in pole position per questa corsa all’autonomia.
Ci pare opportuno contestualizzare questo dato perché, di per sé, potrebbe lasciare un po’ indifferenti. Prendiamo come riferimento la fascia più alta del mercato, in cui è più difficile trovare spazio per le batterie a causa dei moduli fotografici molto ingombranti. Possiamo dire che i flagship di riferimento sono due serie: gli iPhone 16 e i Samsung Galaxy S25. Nel migliore dei casi, gli iPhone arrivano a circa 4.600 mAh (il Pro Max e il Plus), i Galaxy S25 4.800 (l’Ultra). Nessuno dei due produttori ha ancora implementato batterie Si-C.
I produttori cinesi, invece, le Si-C le hanno implementate eccome: abbiamo quindi gli OnePlus 13 da 6.000 mAh, gli Xiaomi 15 Pro da 6.100 mAh, il Realme GT 7 da addirittura 7.000 mAh. A questo punto la domanda è piuttosto ovvia: perché i cinesi sì, Apple e Samsung no? La risposta non è altrettanto immediata, ma probabilmente è una questione di tiratura e costi. Apple vende letteralmente decine di milioni di iPhone a ogni generazione, Samsung “qualche”. La tecnologia Si-C è sul mercato da relativamente poco, e non sempre è possibile passare da 0 a milioni di unità rapidamente, nell’arco di qualche mese.
C’è da considerare un altro fattore estremamente importante: capienza della batteria non è sinonimo di autonomia. Samsung e Apple (ma non solo, beninteso) sono storicamente molto abili nell’ottimizzazione software, per esempio, o nella scelta di componenti particolarmente efficienti e raffinati. Ma è piuttosto evidente che una batteria da 8.500 mAh e una 4.600 giocano in due categorie completamente diverse - OK, probabilmente l’autonomia complessiva non sarà il doppio dell’altra, ma è facile immaginare che sarà praticamente impossibile non riuscire ad arrivare a sera anche con 16 ore di schermo acceso.
Ma come è possibile un avanzamento così significativo in così poco tempo? A quanto pare, “semplicemente” (si fa per dire) i produttori di batterie Si-C stanno imparando a includere sempre più silicio nella composizione delle celle, che è il componente che di fatto è il principale responsabile della riduzione di spazio. Qualche settimana fa vi abbiamo raccontato del prototipo di Realme GT con batteria da 10.000 mAh: ecco, montava una batteria con un tasso di silicio già molto elevato, 10%. Si vocifera che OPPO è riuscita a testare con successo una al 15%. Honor starebbe lavorando a un pieghevole con una cella addirittura al 25%.