Un po' come il faro di Rapture, l'unico punto della città sommersa che affiora dalle acque, anche lo sviluppo di BioShock 4 è in mezzo alla bufera. Secondo le informazioni raccolte da Bloomberg a partire da fonti interne al team di sviluppo, il gioco avrebbe infatti fallito una revisione interna con i vertici di Take-Two e 2K, portando a drastici cambiamenti narrativi e alla rimozione di due figure chiave dello studio Cloud Chamber che si sta occupando del gioco.
Stiamo parlando, nello specifico, di Kelley Gilmore (capo dello studio) e Hogarth de la Plante (direttore creativo), entrambi riassegnati al ramo publishing, segnando un riassetto radicale del progetto.
Il progetto, in sviluppo da oltre un decennio con iterazioni segrete sin dal 2015, aveva già subito due reboot (nel 2018 e nel 2023). E ha quindi alle spalle una storia già parecchio travagliata: non è un caso che del gioco ad oggi abbiamo solo un'immagine filtrata in rete l'anno scorso, e dunque neppure ufficiale (e nemmeno particolarmente significativa). L
’ultima battuta d’arresto ha spinto 2K a chiedere al team maggiore “agilità ed efficienza”, alimentando timori di possibili licenziamenti. Sempre fonti interne, inoltre, hanno svelato che un remake del primo BioShock, in lavorazione parallela, è stato accantonato all’inizio del 2025.
In una dichiarazione rilasciata a Bloomberg, 2K tramite un portavoce ha confermato i cambiamenti all'interno del team di sviluppo e ha commentato così la situazione: “Attualmente abbiamo tra le mani un buon gioco, ma vogliamo realizzarne uno eccellente. Stiamo collaborando con i vertici dello studio per definire questo percorso”. Un’allusione a ripensamenti creativi che potrebbero nascondere tensioni tra visione artistica ed esigenze commerciali: i publisher temono che l’impostazione attuale non sia ideale per massimizzare le vendite, pur non negando la qualità del lavoro svolto.