Bluesky è il nuovo social di riferimento per la comunità scientifica online

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HDblog.it Aug 27, 2025 · 3 mins read
Bluesky è il nuovo social di riferimento per la comunità scientifica online
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Negli ultimi anni il panorama dei social network è cambiato radicalmente e, secondo un recente sondaggio, sempre più scienziati stanno lasciando X a favore di Bluesky. La rivoluzione è partita tra il 2022 e il 2023, quando l'acquisizione di Twitter da parte di Elon Musk e le corpose modifiche agli algoritmi (e alle politiche di moderazione) hanno spinto molti professionisti della scienza a cercare alternative. David Shiffman, noto biologo marino e divulgatore, è stato tra i primi a promuovere Bluesky come nuovo luogo d'incontro virtuale per specialisti e comunicatori scientifici. Da piattaforma preferita per networking e divulgazione, Twitter è diventato sempre meno utile e piacevole, mentre Bluesky ha saputo raccogliere la sfida con strumenti familiari e, soprattutto, un ambiente più sano.

A confermare la tendenza non sono solo le testimonianze personali ma una vera e propria indagine scientifica pubblicata sulla rivista Integrative and Comparative Biology. Shiffman e la sociologa Julia Wester hanno analizzato le abitudini di oltre 800 scienziati, identificando che più del 90% usava Twitter per aggiornarsi sulle novità del settore, l'85,5% per creare reti professionali e il 77,3% per la divulgazione. Tuttavia, tre quarti degli intervistati hanno dichiarato che, dal cambio di gestione, la piattaforma è diventata meno funzionale e più difficile da sfruttare a livello professionale. Quasi metà mantiene ancora l'account Twitter, ma lo utilizza raramente; il 40% ha invece cancellato il profilo preferendo Bluesky.

I motivi di questa migrazione sono molteplici. Twitter è sempre più affollato da spam, contenuti promozionali, bot e post estremisti, con un netto calo della qualità delle interazioni e un'impennata delle esperienze negative. Al contrario, su Bluesky l'ambiente si è rivelato più accogliente, con un algoritmo non invasivo, strumenti utili per ricostruire la propria rete, maggiore controllo sulle conversazioni e una moderazione efficace. Il risultato è una community scientifica più vivace, dove la qualità dell'engagement supera spesso la quantità dei follower. Molti utenti, pur avendo meno seguaci rispetto al passato su Twitter, riscontrano una partecipazione superiore ai propri post su Bluesky.

Il cambio di rotta si riflette anche sui dati di traffico ai blog e siti di divulgazione: secondo Shiffman, Bluesky oggi genera cento volte più visualizzazioni di Twitter. Anche i grandi siti, come Ars Technica, segnalano che il traffico proveniente da Bluesky sta superando per la prima volta quello da Twitter, in linea con la crescita esponenziale della base utenti della piattaforma, passata dai 10 ai 38 milioni in meno di un anno.

Non mancano le osservazioni critiche, soprattutto sul presunto "effetto bolla" di Bluesky, a cui Shiffman risponde:

Dato che si tratta di un sistema così dinamico e in continua evoluzione, penso che se conducessimo questo studio ora rispetto a sei mesi fa, otterremmo risposte e dinamiche leggermente diverse. È comunque rilevante perché si possono analizzare i fattori che spingono le persone a decidere se rimanere o meno su Bluesky, se passare a qualcos'altro, se abbandonare del tutto i social media. Questo può dirci qualcosa su cosa rende una conversazione online sana e vivace. Stiamo registrando una delle risposte: "ci vediamo su Bluesky". Ma non è l'unica risposta. La comunicazione scientifica pubblica è importante oggi più che mai, quindi osservare come gli scienziati si sono evoluti è davvero importante.

Dopodiché si lancia in una riflessione, che riportiamo integralmente:

Il contrasto che le persone notano tra Bluesky e l'attuale Twitter evidenzia che si tratta di spazi sociali, il che significa che in quello spazio confluiranno tutto il bene e il male dell'umanità. Ma nel corso della nostra storia si sono evoluti nuovi spazi sociali. A volte, quando c'è qualcosa di veramente nuovo, dobbiamo capire le regole per quello spazio. Stiamo ancora cercando di capire le regole per questi spazi dei social media. Il contrasto nelle politiche di moderazione e nell'uso (o meno) di algoritmi tra queste due piattaforme, che per il resto sono molto simili nella struttura, evidenzia davvero che è possibile plasmare quegli spazi sociali creando regole e strumenti per il modo in cui le persone interagiscono tra loro.