
Dopo aver fatto breccia nel mondo delle corse, i compositi leggeri in fibra naturale sviluppati dal <strong>BMW Group</strong> si preparano a entrare ufficialmente nella produzione di serie, in particolare nei futuri modelli della divisione ad alte prestazioni <strong>BMW M</strong>. Un traguardo importante che arriva dopo anni di ricerca e test su pista, culminati con l’annuncio della <strong>maturità industriale</strong> del materiale.Tutto è partito con una visione chiara. Costruire auto più leggere, performanti e sostenibili. Ed è su questo binario che è nata la collaborazione tra <strong>BMW</strong> e <strong>Bcomp</strong>, azienda svizzera di <strong>clean-tech</strong> specializzata in materiali biologici. Il cuore del progetto è <strong> una fibra naturale ricavata dal lino</strong>, pianta erbacea dai fiori blu, i cui steli e semi vengono trasformati in un <strong>composito sorprendentemente robusto</strong> e<strong> leggero</strong>. Questo materiale non solo riduce il peso complessivo dei veicoli, ma permette anche di tagliare le emissioni di CO2 <strong>fino al 40% rispetto alla fibra di carbonio</strong> nei processi produttivi.<h2>Dalla Formula E alla produzione in serie</h2><img class="alignnone size-full wp-image-208040" src="https://www.hdmotori.it/app/uploads/2025/06/BMW-iFE.20.jpg" alt="BMW iFE.20" width="1414" height="791" />La sperimentazione è iniziata nel motorsport. Nel 2019, la <strong>BMW iFE.20</strong> di Formula E è stata la prima a montare componenti in fibra di lino. A seguire, le <strong>M4 DTM</strong> e <strong>GT4</strong> hanno adottato il materiale in elementi come diffusori, prese d’aria e pannelli interni.<img class="alignnone size-full wp-image-208039" src="https://www.hdmotori.it/app/uploads/2025/06/2024-nurburgring-24-hours-bmw-m4-gt3.jpg" alt="" width="1650" height="907" />Il culmine sarà il test endurance per eccellenza: la <strong>24 Ore del Nürburgring 2025</strong>, dove la <strong>BMW M4 GT4</strong> ufficiale monterà diverse parti in fibra naturale, incluse nuove sezioni visibili nelle <strong>immagini teaser ufficiali</strong>, come una presa d’aria sul cofano e un diffusore posteriore inedito.<strong>Franciscus van Meel</strong>, CEO di BMW M GmbH, ha dichiarato:<blockquote>“<em>La fibra naturale rappresenta un’innovazione chiave per il nostro approccio alla costruzione leggera. Nata in pista, creata per la strada: ora è pronta a diventare parte della nostra gamma di prodotti M.</em>”</blockquote><h2>Obiettivo Neue Klasse</h2>Sebbene i primi modelli a beneficiarne non saranno ancora le super-berline come <a href="https://www.hdmotori.it/bmw-m5-restyling-nurburgring-anticipaizoni-design-neue-klasse/"><strong>BMW M5</strong></a> o <a href="https://www.hdmotori.it/bmw-articoli-n549537-bmw-m8-competition-caratteristiche-motore/"><strong>BMW M8</strong></a>, il debutto su larga scala sembra destinato a iniziare con la <a href="https://www.hdmotori.it/bmw-m3-elettrica-foto-spia-dettagli/"><strong>prossima generazione di M3</strong></a>, attesa nel 2025 su piattaforma <a href="https://www.hdmotori.it/bmw-il-linguaggio-stilistico-neue-klasse-su-tutti-i-modelli-entro-i-prossimi-anni/"><strong>Neue Klasse</strong></a>. Questo conferma come BMW intenda portare tecnologie racing sostenibili nella mobilità di tutti i giorni, mantenendo al contempo <strong> dità strutturale e sicurezza</strong> per l’omologazione stradale.<h2>Interni ecologici? Sì, anche cruscotti e volanti</h2>L’ambizione di BMW non si ferma ai tetti e ai componenti esterni. I materiali a base di lino potrebbero presto sostituire le plastiche anche all'interno dell’abitacolo, con applicazioni su <strong>cruscotti, pannelli porta e volanti</strong>, mantenendo stile e solidità, ma con un’impronta ecologica decisamente più leggera.[gallery ids="208047,208046,208045,208044"] <strong>BMW i Ventures</strong>, il braccio di venture capital del gruppo, ha già investito in Bcomp, scommettendo sul potenziale della tecnologia anche al di là dell’automotive. Una mossa che si inserisce perfettamente nella strategia del gruppo per ridurre le emissioni lungo <strong>l’intera catena di fornitura</strong>, con un occhio al ciclo di vita completo del veicolo.