I cittadini lucani stanno ricevendo bollette del gas particolarmente salate - in alcuni casi si arriva a 5.000 euro al mese - a seguito dei conguagli che i clienti devono versare agli operatori energetici in qualità di intermediari per l'anno termico 2022-2023 (dal 1°ottobre 2022 al 30 settembre 2023) nel caso in cui il contributo erogato sia stato superiore al consumo effettivo. Gli importi da restituire possono essere dilazionati in 10 rate senza interessi, e chi non provvede al versamento di quanto richiesto non potrà più accedere al bonus.
La Regione ha chiesto che le società di vendita procedano alla compensazione delle somme notificate ai cittadini con il bonus previsto nelle dieci bollette successive alla comunicazione stessa - Regione Basilicata
Intanto i residenti lucani stanno ricevendo bollette in alcuni casi salatissime che includono i conguagli a debito relativi all'anno termico 2022-23. Nonostante la possibilità di rateizzare la somma, per molti si tratta di cifre non sostenibili o che perlomeno mettono in seria difficoltà gli equilibri finanziari delle famiglie.
Federcomsumatori Basilicata ha chiesto la sospensione dei conguagli finché il quadro normativo non sarà del tutto chiaro. In particolare, viene proposta l'attuazione di un bonus gas basato esclusivamente sui consumi reali e non su quelli stimati, evitando così alla radice il problema dei conguagli a debito. Il Movimento Difesa del Cittadino (MDC) chiede un confronto tra gli operatori energetici e le associazioni:
Non è ammissibile che i consumatori subiscano gli effetti delle decisioni apparentemente non ponderate delle autorità regionali, che prima hanno concesso il bonus ma adesso lo pretendono indietro.