Boston Dynamics integra l'AI in robot Spot: cosa cambia? | Video

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HDblog.it Jun 11, 2025 · 2 mins read
Boston Dynamics integra l'AI in robot Spot: cosa cambia? | Video
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Grazie a una nuova evoluzione del software Orbit, il celebre robot quadrupede Spot di Boston Dynamics è ora in grado di prevedere malfunzionamenti prima che si verifichino, una novità di grande utilità per coloro che utilizzano il modello per le ispezioni industriali. Orbit non si limita più a raccogliere dati: li interpreta con l’aiuto dell’AI, trasformando le immagini raccolte da Spot in informazioni utili per la manutenzione preventiva.

Il cuore dell’aggiornamento risiede nell'integrazione tra Spot e i cosiddetti "vision-language prompts", ovvero comandi che combinano testo e visione artificiale per analizzare automaticamente ciò che il robot osserva durante le sue ispezioni autonome. Dalla semplice presenza di strumenti fuori posto alla corrosione visibile su un macchinario, l’AI riesce ora a identificare segnali di pericolo che in passato sarebbero potuti sfuggire all’occhio umano o non essere documentati in modo sistematico.

Un aspetto particolarmente interessante è Site View, una nuova funzione che consente di costruire una storia visiva dell’ambiente industriale attraverso immagini panoramiche a 360 gradi. In questo modo, non solo è possibile monitorare l'evoluzione delle condizioni in loco nel tempo, ma si possono anche attivare ispezioni a partire da immagini del passato, rendendo il controllo remoto molto più pratico.

Grazie a una dashboard centralizzata, le aziende possono ora gestire intere flotte di robot distribuiti su più sedi, controllandone lo stato di salute, le attività eseguite e le prestazioni generali. È possibile anche definire accessi differenziati per ruoli specifici, garantendo un controllo granulare dei dati e delle operazioni.

In tema di privacy, Boston Dynamics ha implementato un sistema automatico di offuscamento dei volti rilevati nelle immagini catturate dalla telecamera Spot Cam+IR, contribuendo così a proteggere le identità del personale presente negli ambienti di lavoro.

Una delle innovazioni più significative riguarda la nuova soglia termica dinamica. In pratica, Orbit è ora capace di riconoscere anomalie di temperatura in modo automatico, elaborando dati statistici per individuare comportamenti sospetti, riducendo così la dipendenza da tecnici specializzati per il primo screening.

Dal punto di vista tecnologico, la piattaforma è stata resa più flessibile: può essere ospitata in locale o su cloud, ed è predisposta per integrarsi facilmente con altri sistemi aziendali attraverso API e webhook. Inoltre, una funzione in beta a basso codice consente di generare automaticamente ordini di lavoro, rendendo il processo ancora più efficiente.

Gli aggiornamenti software, infine, possono essere distribuiti da remoto, un vantaggio per chi gestisce numerosi dispositivi. A partire dalla versione 5.0, è possibile inviare pacchetti di aggiornamento per Spot e per i suoi strumenti accessori a più unità contemporaneamente, ottimizzando tempi e risorse.