Kepler Robotics, azienda con sede a Shanghai, ha presentato un’importante evoluzione per il suo robot umanoide K2 “Bumblebee”, capace ora di camminare con le ginocchia dritte grazie a un nuovo sistema ibrido di attuatori. Nei video diffusi dalla compagnia, il robot mantiene l’equilibrio mentre attraversa superfici irregolari come mattoni, plastica e prati, resistendo persino a spinte esterne senza perdere stabilità. È la prima dimostrazione in Cina di un’architettura ibrida in grado di garantire un’andatura “disturbance-resistant”, cioè resistente alle perturbazioni ambientali.
Bumblebee combina viti a rulli planetari, che trasformano il moto rotatorio in lineare con alta efficienza, e attuatori rotativi, disposti in una configurazione serie-parallelo. Le prime componenti forniscono la forza principale della camminata, come se fossero i “muscoli” delle gambe, mentre i rotativi gestiscono la precisione e i rapidi adattamenti a terreni diversi. Kepler cita un’efficienza di conversione energetica dell’81,3% e una capacità di carico superiore a quella delle tradizionali viti a ricircolo di sfere.
La sfida maggiore non è stata solo meccanica: per passare dai test in simulazione al mondo reale, gli ingegneri hanno dovuto affrontare problemi legati a ritardi degli attuatori, rumore dei sensori e proprietà variabili del terreno. La soluzione è arrivata con un mix di tecniche di apprendimento automatico, dal reinforcement learning all’imitation learning, unite a controlli dinamici di posizione, velocità e coppia. Questo permette al robot di cambiare passo a seconda del contesto, mantenendo un’andatura naturale e fluida.
Accanto alla locomozione, Kepler ha mostrato anche la piattaforma VLA+, che consente a Bumblebee di comprendere comandi in linguaggio naturale e svolgere diversi compiti. Il sistema utilizza un “dual-data flywheel”: da un lato sfrutta dati simulati per migliorare percezione e linguaggio, dall’altro si addestra su movimenti reali compiuti da esseri umani. L’obiettivo è portare il robot verso una comprensione semantica più avanzata, capace di collegare istruzioni verbali a piani d’azione concreti.
L’azienda sottolinea come queste migliorie rendano il robot più adatto a scenari concreti, dall’educazione agli eventi espositivi, fino alla logistica e alla produzione intelligente. Bumblebee può funzionare per otto ore con una sola ricarica di un’ora e sollevare carichi fino a 30 chilogrammi. Inoltre, oltre l’80% dei componenti hardware è sviluppato internamente, un dettaglio che testimonia la volontà di Kepler di costruire un ecosistema produttivo indipendente.