L'Europa è stata colpita da un'ondata di calore persistente e diffusa che non accenna a diminuire: la cupola di calore che si è generata ha intrappolato aria bollente, e più questa si sposta verso est, più attira altra aria calda dal Nord Africa. Spagna, Portogallo, Francia, Italia e Grecia sono nettamente al di sopra della media stagionale, e secondo le previsioni la situazione rimarrà tale almeno fino alla prossima settimana. Dopo i record registrati a giugno, dunque, anche il mese di luglio parte all'insegna dell'emergenza: una condizione che per il cambiamento climatico rischia di verificarsi con sempre maggior frequenza.
In Spagna sono stati toccati i 46°C a El Granado, un dato che in caso di convalida definitiva rappresenterà il nuovo record di temperatura massima per il mese di giugno: quello precedente di 45°C risale a sessanta anni fa. Le fasce più vulnerabili della popolazione sono state invitate a prendere precauzioni, come ad esempio bere acqua, mangiare frutta e verdura ed evitare di essere esposti al Sole durante le ore centrali della giornata.
Ad Alvega, in Portogallo, il termometro è salito fino a 49,5°C, in Francia alcune zone hanno registrato temperature oltre i 40°C e altre (tra cui Parigi) sono state colpite da inondazioni e forti temporali. A causa del caldo la Tour Eiffel resterà chiusa oggi e domani. In quasi tutta l'Europa occidentale di notte non si andrà sotto i 20°C, complice il riscaldamento della superficie del Mediterraneo, fino a 9 gradi superiore alla media.
L'ondata di calore sta colpendo anche il Regno Unito, oggi sono attesi fino a 35°C nell'Inghilterra sud-orientale ma anche il resto del Paese - incluse Scozia e Irlanda del Nord - potrebbero registrare temperature record e notti tropicali. Discorso analogo per una bollente Grecia, in cui si sono toccati i 38°C e gli incendi hanno portato le autorità ad emettere diversi ordini di evacuazione.