L'aumento delle concentrazioni di anidride carbonica nell'alta atmosfera modificherà il modo in cui le tempeste geomagnetiche influenzano la Terra, con potenziali implicazioni significative per le migliaia di satelliti in orbita. È quanto emerge da una nuova ricerca condotta dagli scienziati del National Center for Atmospheric Research (NSF NCAR) degli Stati Uniti e pubblicata sulla rivista Geophysical Research Letters.
Le tempeste geomagnetiche, causate da eruzioni di particelle cariche dal Sole, aumentano temporaneamente la densità dell'alta atmosfera. Questo incremento accresce l'attrito sui satelliti in orbita bassa, alterandone la velocità, l'altitudine e la durata operativa. Lo studio ha utilizzato un modello computerizzato avanzato per analizzare come l'atmosfera risponderà a una tempesta di forte intensità, come quella del maggio 2024, in un futuro con livelli di CO2 più elevati.
I risultati hanno rivelato un effetto paradossale. A differenza della bassa atmosfera che si riscalda, l'alta atmosfera si raffredda a causa della CO2, diventando nel tempo più rarefatta e meno densa. Di conseguenza, durante una futura tempesta, la densità di picco assoluta raggiunta sarà inferiore a quella attuale, tuttavia, l'aumento relativo della densità – ovvero il balzo dal livello di base a quello di picco – sarà maggiore. Una tempesta che oggi raddoppia la densità, in futuro potrebbe quasi triplicarla, poiché il suo impatto sarà proporzionalmente più grande su un'atmosfera di partenza meno densa.
"Il modo in cui l'energia del Sole influenza l'atmosfera cambierà", ha dichiarato Nicolas Pedatella, scienziato dell'NSF NCAR e autore principale dello studio. "Per l'industria satellitare, si tratta di una questione particolarmente importante, a causa della necessità di progettare i satelliti per specifiche condizioni atmosferiche".
La ricerca, condotta in collaborazione con l'Università di Kyushu in Giappone, evidenzia la complessa interconnessione tra cambiamento climatico e meteorologia spaziale. Sottolinea la necessità di approfondire gli studi per comprendere appieno come queste dinamiche influenzeranno le nostre infrastrutture tecnologiche in orbita, sempre più cruciali per la navigazione, la trasmissione dati e la sicurezza.