Caos voli a Copenaghen e Oslo: aeroporti chiusi per ore per droni non identificati

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HDblog.it Sep 23, 2025 · 3 mins read
Caos voli a Copenaghen e Oslo: aeroporti chiusi per ore per droni non identificati
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È tornato alla normalità il traffico aereo di due degli scali più importanti della Scandinavia, Copenaghen e Oslo, dopo una serata di caos provocata dalla presenza di droni non identificati. L'aeroporto danese di Kastrup è rimasto chiuso per quasi cinque ore, con decine di voli cancellati e una settantina di collegamenti dirottati verso altri scali in Danimarca e in Svezia. Poche ore più tardi anche la capitale norvegese ha dovuto sospendere le operazioni per oltre tre ore. Entrambi gli aeroporti hanno riaperto nella notte, ma i disagi hanno coinvolto migliaia di passeggeri e le indagini restano aperte.

Il primo allarme è scattato alle 20:26, quando più droni sono stati osservati nei pressi dello scalo di Kastrup. Secondo la polizia si sarebbe trattato di “due o tre droni di grandi dimensioni, non da hobby”, in grado di entrare e uscire ripetutamente dallo spazio aereo dell'aeroporto. La chiusura, disposta alle 20:30, ha paralizzato per ore l'attività dello scalo.

Il bilancio è stato pesante: cinquanta voli cancellati, una settantina di collegamenti dirottati su altri scali, in particolare Malmö e Göteborg, e centinaia di passeggeri rimasti a terra tra code e attese. In un primo momento si era parlato di una riapertura alle 9 del mattino successivo, ma l'aeroporto è tornato operativo già verso l'una di notte, pur con ulteriori cancellazioni e ritardi.

Intorno alle 21, anche la Difesa norvegese ha segnalato la presenza di droni nei pressi della Fortezza di Akershus, area militare strategica nel cuore della capitale. Poche ore dopo, altri velivoli non identificati hanno costretto le autorità a sospendere le operazioni dell'aeroporto di Oslo. Lo scalo è rimasto chiuso per oltre tre ore, con dodici voli interessati. Al momento non è noto se i droni rilevati a Oslo siano in qualche modo collegati a quelli di Copenaghen: le autorità dei due paesi stanno collaborando nelle indagini.

“La decisione è stata presa per motivi di sicurezza”, ha dichiarato Monica Fasting, responsabile della comunicazione dell'aeroporto, spiegando che almeno due droni erano stati avvistati vicino alla pista di atterraggio. La riapertura è avvenuta poco prima di mezzanotte, ma anche in questo caso i disagi hanno avuto ripercussioni sui collegamenti programmati.

Questi episodi vanno ad aggiungersi a un quadro già delicato per la sicurezza aerea europea. Pochi giorni fa, il 20 settembre, un cyber-attacco aveva colpito gli aeroporti di Londra Heathrow, Bruxelles e Berlino, compromettendo i sistemi di check-in e imbarco e causando oltre 140 ritardi nello scalo londinese. Gli esperti parlano sempre più spesso di “guerra ibrida”, in cui strumenti tecnologici e militari vengono usati per destabilizzare infrastrutture strategiche.

Il presidente ucraino Zelensky ha attribuito alla Russia la responsabilità delle violazioni aeree: “Se non ci sarà una risposta decisa da parte degli alleati – sia Stati che istituzioni – alle provocazioni, la Russia continuerà a perpetrare tali violazioni”. Le autorità danesi hanno però evitato di confermare un coinvolgimento diretto di Mosca, ribadendo che non vi sono prove di un legame certo tra i casi di Copenaghen e Oslo.

La settimana scorsa la Polonia aveva intercettato una decina di droni nello spazio aereo nazionale, mentre l'Estonia aveva denunciato il sorvolo del proprio territorio da parte di caccia russi. In questo scenario, gli avvistamenti sulla Scandinavia confermano la crescente vulnerabilità degli scali europei e la difficoltà di garantire sicurezza di fronte a minacce tecnologiche non convenzionali.