Gli ultimi anni sono stati molto positivi per Capcom: lo sviluppatore di videogiochi giapponese ha avuto fortuna con molti dei giochi che ha lanciato, in particolare quelli del franchise Monster Hunter, Street Fighter e Resident Evil, e ora vuole investire parte del denaro guadagnato per espandersi ulteriormente. I piani sono stati presentati agli investitori negli scorsi giorni, in occasione dell’ultimo report fiscale trimestrale.
Tutto gravita attorno a un nuovo edificio che sarà realizzato nelle vicinanze del quartier generale della società, nella città di Osaka in Giappone. È stato definito un hub dedicato allo sviluppo software in cui “i creativi potranno scatenare appieno il loro talento”. I lavori sono già in corso e il centro dovrebbe essere attivo entro il 2027, almeno questa è la previsione attuale.
È interessante osservare che, anche in questo periodo in cui sempre più studios si rivolgono all’intelligenza artificiale generativa per produrre i propri giochi, Capcom continua invece a puntare prima di tutto sulle persone come fattore chiave per la crescita, e ribadisce il proprio impegno ad assumere almeno 100 nuovi dipendenti ogni anno.
Capcom è una delle aziende più longeve e conosciute nel settore dei videogiochi. È in attività addirittura da fine Anni ‘70. Negli anni ‘00 ha attraversato un periodo piuttosto negativo, ma nel 2017 ha impostato un cambio di rotta per cui si è concentrata sui suoi franchise più famosi e apprezzati. Con Monster Hunter, in particolare, ha avuto molto successo: “World” del 2018 ha portato a casa oltre 21 milioni di dollari, l’espansione Iceborne altri 15 milioni, “Rise” nel 2021 altri 17 milioni e il “Wilds” di quest’anno è per ora tra i best seller assoluti, con oltre 10 milioni di incassi in quattro mesi.