Il Governo italiano ha dato il via alla riforma delle accise sui carburanti che nel giro di 5 anni porterà ad allineare le accise del diesel con quelle della benzina. Il primo step entrato in vigore da pochi giorni prevede 1,50 centesimi in più sulle accise per il diesel e 1,50 centesimi in meno su quelle della benzina. A seguito di questa misura, le accise valgono adesso 71,34 centesimi di euro per litro per la benzina e 63,24 centesimi di euro per litro per il gasolio. Ma gli effetti sui prezzi alla pompa si sono fatti davvero sentire? Si ma secondo l’Unione Nazionale Consumatori c’è stato effettivamente un aumento del diesel ma non una contestuale ed equivalente riduzione dei prezzi della benzina.
Il riordino delle accise previsto dal decreto della scorsa settimana avrebbe dovuto essere, a parità di litri consumati, una partita di giro, con il gasolio che sarebbe dovuto costare 1,50 centesimi in più al litro, 1,83 conteggiando anche l’Iva al 22%, e la benzina che sarebbe dovuta scendere in modo corrispondente. Come temevamo, purtroppo, non è così.
PREZZI BENZINA E DIESEL
Secondo Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, il prezzo del gasolio è dunque aumentato, mentre quello della benzina è praticamente rimasto al palo. Secondo l’associazione, i dati emergono da uno studio basato sulle medie regionali calcolate giornalmente dal Mimit.
In autostrada, per la benzina self service si registra l’impalpabile e ridicola riduzione di 0,1 cent (-5 cent per 1 pieno di 50 litri), mentre il gasolio è rincarato di 1,5 cent al litro (+75 cent per un pieno), ossia 15 volte tanto.
Stessa tendenza anche nelle Regioni, con aumenti del diesel in linea con le nuove accise ma cali molto più contenuti per la benzina.
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