Il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani si è reso protagonista di una gaffe rimbalzata in breve su tutti i giornali. Più probabilmente, però, si è trattato di un errore commesso dai collaboratori che gestiscono la sua pagina Facebook, dove martedì è stato pubblicato un post redatto dall'AI. Palesemente redatto dall'AI, con tanto di introduzione: "Ecco una proposta per il post su Facebook, in prima persona e con enfasi, adatta a un tono istituzionale ma coinvolgente". Presumibilmente, la richiesta suonava così: "Suggeriscimi un post su Facebook, scritto in prima persona e con enfasi, adatto a un tono istituzionale ma coinvolgente, per raccontare l'inaugurazione di queste opere contro l'emergenza idrica in Sicilia". E seguiva la descrizione delle opere…
Il risultato finale è quello che potete leggere tuttora visitando la sua pagina Facebook e scorrendo fino al post del 17 giugno. Anche senza l'intro tipica di ChatGPT (poi rimossa), il post suona molto… artificiale. Con riferimento allo stile generale e ad alcuni dettagli come le emoji e l'elenco puntato che fanno subito scattare l'"allarme intelligenza artificiale".
La gaffe ha suscitato le ironie di molti utenti sui social; se non proprio nei commenti al post (comunque soggetti a moderazione), almeno su X, dove notoriamente non si perde occasione di puntualizzare sulle malefatte o piccole gaffe – come in questo caso – dei politici.
La versione fallata è rimasta online solo per pochi minuti, sufficienti però per consentire a qualcuno di fare uno screenshot e di diffonderlo in rete. Il post è stato poi rimosso e pubblicato ex novo, e il social media manager colpevole dell'errore avrà ricevuto nel frattempo una bella lavata di capo.
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