Per la felicità degli amanti dei dialoghi in tempo reale con l'intelligenza artificiale, OpenAI ha rilasciato un importante aggiornamento alla modalità vocale avanzata di ChatGPT, che va di fatto a offrire un'interazione sempre più naturale. L’annuncio segue un anno dal lancio di GPT-4o, il modello multimodale che già aveva introdotto la possibilità di comunicare vocalmente con tempi di risposta simili a quelli umani, in una media di circa 320 millisecondi. Ma stavolta il passo in avanti compiuto riguarda soprattutto la qualità espressiva della voce sintetica.
Le modifiche introdotte permettono a ChatGPT non solo di parlare con maggiore fluidità, ma anche di esprimere emozioni più convincenti. Il tono della voce ora include sfumature più realistiche: pause naturali, enfasi nei momenti giusti, cadenza coerente e una capacità migliorata di esprimere emozioni complesse come empatia o sarcasmo. Questo rende l’esperienza vocale molto più vicina a una conversazione tra persone, tanto da far dire ad alcuni utenti che “non sembra più un’AI, ma un amico in carne e ossa”.
Un’altra novità rilevante riguarda la funzione di traduzione in tempo reale. Basta chiedere a ChatGPT di tradurre, e l’AI continuerà a svolgere il compito per tutta la durata della conversazione, fino a un nuovo comando. Questa funzione, già apprezzata nei primi test, potrebbe diventare un'alternativa efficace alle app di traduzione vocale dedicate, specie per chi viaggia o lavora in contesti multilingue.
La brutta notizia è che l’accesso a queste nuove capacità resta limitato agli utenti abbonati ai piani a pagamento di ChatGPT. OpenAI ha precisato che alcune limitazioni tecniche sono ancora presenti: in particolare, piccoli cali di qualità sonora, come variazioni inattese nel tono e nella tonalità, possono manifestarsi in certe voci. Inoltre, seppure raramente, l’AI può ancora generare suoni indesiderati, come rumori simili a pubblicità o musica di sottofondo.
Sempre per restare in tema, ricordiamo che OpenAI ha fatto sapere di voler trasformare ChatGPT in un vero e proprio "super assistente AI" entro la prima metà del 2025. Ciò significa che il chatbot sarà presto un alleato per ogni tipo di attività: dalla gestione delle faccende quotidiane fino a compiti altamente specifici.