Che strumenti servono per assemblare un GUNPLA?

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Zechs Nov 23, 2023 · 11 mins read
Che strumenti servono per assemblare un GUNPLA?
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Bravo. Hai scelto il tuo primo model kit di Gundam, magari seguendo i miei consigli. Bella sensazione esserti portato a casa il tuo primo GUNPLA, vero? Preparati ad accoglierne molti altri. Ma adesso? Come farai a montarlo? Preso dall’eccitazione non ci avevi pensato, vero? Per montare un GUNPLA servono alcuni strumenti, oltre che un po’ di pazienza e del tempo libero. Ricorda, non avere fretta, come dice il Sergente Keroro: “I GUNPLA non si fanno in un giorno.”

A seconda del kit che hai acquistato potresti non aver bisogno di nulla se non delle tue mani, nel caso di un ENTRY GRADE o di uno dei più recenti SD (Super Deformed). Per tutti gli altri, invece, avrai bisogno almeno di un paio di tronchesine e di uno strumento che ti permetta di ripulire al meglio i segni degli sprue.

Cosa sono gli sprue? In buona sostanza, le griglie che contengono i pezzi che dovrai staccare per assemblare il tuo kit. Nel caso di un normale GUNPLA, i pezzi sono incastonati negli sprue tramite dei segmenti di plastica chiamati “gate” che bisogna tagliare con un paio di tronchesine da modellismo. Nel caso degli ENTRY GRADE o degli SD, i gate non sono presenti, perché i pezzi possono essere staccati da una leggera pressione con le mani. Ma vediamo insieme cosa ti serve per montare, ad esempio, un semplice HG.

Indice dei contenuti

ATTENZIONE: questa guida ti insegnerà solo a montare a secco i tuoi GUNPLA. Per il momento non ti spiegherò tecniche avanzate per preparare il tuo kit alla colorazione con aerografo e affini. Fai un passo alla volta!

Tronchesine (Nipper)

Se hai acquistato un High Grade o sei abbastanza folle da voler cominciare con un Real Grade, un Master Grade o addirittura un Perfect Grade, è assolutamente necessario utilizzare un paio di tronchesine da modellismo. No, non vanno bene quelle da ferramenta. Non ti azzardare nemmeno a pensare di usare un tagliaunghie. E no, non puoi farlo a mano libera o con un paio di forbici. Staccare correttamente i pezzi dagli sprue è il primo passo per ottenere un buon risultato e molto dipende dalla qualità delle tronchesine che sceglierai.

È ovvio che più spendi e migliore sarà il risultato finale, ma capisco bene che per il tuo primo GUNPLA non vuoi sborsare una fortuna. Esistono delle tronchesine per principianti che non costano molto, ad esempio qui trovi il link per acquistare il set prodotto da BANDAI e contenente le tronchesine e altri due utilissimi accessori: un paio di pinzette da usare con adesivi e decal e un separatore di pezzi, che può tornarti utile in caso di errori:

Fai attenzione: per staccare correttamente i pezzi dagli sprue, non tagliare troppo vicino al pezzo. Ti consiglio di tagliare il più possibile vicino all’inizio del gate, poi una volta staccato il pezzo dalla griglia puoi rifinirlo meglio tagliando più in prossimità della superficie. In questo modo eviterai di stressare la plastica, lasciando dei brutti segni bianchi molto evidenti se la plastica è colorata e non completamente bianca.

Imparare a usare le tronchesine è molto facile, perfezionare la tua tecnica in modo da lasciare segni sempre meno evidenti sarà invece questione di pratica. Una volta che ti sentirai abbastanza bravo potrai passare al livello successivo, ovvero le tronchesine a lama singola (single-edge). Su Amazon ne ho trovate un paio davvero economiche, ma non avendole provate personalmente non saprei se consigliartele. In ogni caso, attualmente costano circa 15 €, ecco il link:

Come il nome stesso suggerisce, solo una delle due parti di queste tronchesine ha una lama, solitamente più affilata delle tronchesine di cui ti ho parlato prima, e in qualche modo più delicata. In questo modo i pezzi vengono tagliati con ancora più precisione e lasciando ancora meno segni. Tuttavia, se proprio vuoi eccellere e utilizzare i migliori strumenti per GUNPLA sul mercato, ti consiglio due paia di tronchesine dal prezzo più alto ma dalle prestazioni decisamente migliori, che ho testato personalmente e tuttora utilizzo per i miei modelli.

Le prime, più economiche, sono quelle di marca DSPIAE, azienda cinese che produce innumerevoli strumenti da modellismo professionali e di altissima qualità. Le puoi trovare su Amazon a poco meno di 50 €. La confezione è davvero pregevole e include alcuni accessori per la manutenzione, un cappuccio in pelle e cacciavite regolatore. Ecco il link:

L’ultimo paio di tronchesine che ti consiglio sono invece il non plus ultra, il Santo Graal, il sogno bagnato di ogni modellista e ovviamente provengono dal Giappone. Si tratta delle GodHand Ultimate Nipper, il miglior strumento sul mercato che taglierà la plastica delle griglie come se fosse burro. Ma attenzione, sono meravigliose da utilizzare quanto fragili e costose. Non le potete trovare su Amazon, se non a prezzi folli, ma il rivenditore ufficiale per l’Europa è un nostro fidato amico: Mecha Universe. Il prezzo è di 59,99 € e trovate il link per acquistarle qui di seguito:

Ho ampiamente parlato delle GodHand Ultimate Nipper nella mia recensione pubblicata su Akiba Gamers, dove le abbino a un altro prodotto per me diventato indispensabile, le spugnette abrasive della stessa marca, di cui ti parlerò fra poco.

Spugne abrasive (Sanding Sponge)

Risolto il problema tronchesi diresti che non c’è nient’altro da fare giusto? No, dannazione! Sul tuo kit si vedono ancora tutti i segni di distacco dei pezzi dagli sprue. Per risolvere questo problema, prima di montare i pezzi fra loro dovresti pensare di ripulirli, ora ti spiego come.

Molti anni fa, quando ho cominciato questo hobby, mi fu consigliato di usare un taglierino o un bisturi da modellismo per rimuovere i residui sui pezzi. Niente di più sbagliato: ho finito per rovinare molti pezzi, romperli o addirittura ferirmi. Non posso che sconsigliarti in ogni modo di utilizzarne uno. Invece, ti consiglio l’utilizzo di strumenti che rimuono delicatamente i residui e li fanno sparire praticamente del tutto.

Ci sono due alternative a tua disposizione: la prima, più economica e raffazzonata, è quella di costruirti da solo le tue “lime” abrasive, acquistando carta vetrata di diverse grane e listelli di legno simili a stecchi di gelato. Le grane che consiglio sono 400, 600, 800, 1000 e quelle più fini che risci a trovare (in grandi ferramenta o catene di bricolage), per poi concludere con un lucidatore per unghie che trovi in qualsiasi negozio che vende articoli per la cura personale. Dovrai tagliare e incollare strisce di carta vetrata sui listelli di legno e classificarli in base alla finezza. Ho utilizzato questo metodo per un po’ di tempo e ho ottenuto risultati discreti, ma la vera svolta è arrivata quando ho cominciato a usare le spugnette abrasive prodotte da GodHand, le Kamiyasu Sanding Sponge. Anche in questo caso le potete trovare su Mecha Universe in varie forme e dimensioni. Le Kamiyasu partono da una finezza di 120 e arrivano fino a 10.000 e garantiscono un lavoro pulito e preciso.

Il prezzi di ciascuna confezione si aggira intorno ai 7 € e ciascun set sarà capace di durarvi almeno per una decina di kit, anche se purtroppo perdono di efficacia progressivamente. Il mio consiglio è quello di bagnarle leggermente prima dell’utilizzo, in modo che la polvere prodotta dall’abrasione non rimanga sui pezzi e soprattutto non finisca nei polmoni. Tuttavia, acqua e polvere di plastica potrebbero macchiare i pezzi, procurati qualche cotton fioc da utilizzare bagnato per ripulire i pezzi, specie nelle intersezioni delle pannellature. E tienili a portata di mano, perché torneranno utili anche più avanti.

L’alternativa a GodHand è sempre DSPIAE, che trovate su Amazon in due set al prezzo di 17 € ciascuno, ma il costo è giustificato dalla quantità, ben trenta spugnette ciascuno e delle pratiche custodie dove conservarle. Il primo contiene le spugnette da 180 a 800, mentre il secondo da 1000 a 2500. Di seguito i link:

Adesso che hai sviluppato delle skill di tutto rispetto, magari utilizzando gli strumenti migliori in circolazione, è tempo di pensare alle rifiniture del tuo Mobile Suit in scala 1/144 o 1/100.

Panel Liner e Gundam Marker

Hai notato quei dettagli concavi sulla corazza del tuo Gundam? Quei piccoli canali si chiamano pannellature e possiamo metterli in risalto con degli appositi Panel Liner oppure con dei pratici Gundam Marker.

I più semplici da usare sono questi ultimi. Esistono tantissime tipologie diverse di Gundam Marker, alcuni utili per colorare intere porzioni del vostro kit, altri per abbellirli con dettagli metallizzati. In questo caso ci concentreremo sui Gundam Maker a punta fine utili proprio per riempire le panel line. Si tratta di penne con la punta sottile e con inchiostri non permanenti di vari colori: nero, grigio, marrone e altri ancora. Eccoti un link al classico Gundam Marker grigio a punta fine:

Per utilizzarlo ti basterà disegnare con la punta nei dettagli che desideri mettere in risalto, ma fai attenzione a non confondere le panel line con le seam line: queste ultime sono le linee che rimarranno più o meno visibili dall’unione di due pezzi e che, se in futuro vorrai personalizzare il vostro kit colorandolo con un aerografo, dovrai cancellare letteralmente fondendo i due pezzi con un apposito prodotto, ma non è questo il momento adatto per parlartene.

Hai riempito le panel line ma ti sei accorto di aver sbavato perché la punta è più grossa delle panel line? Tutto normale. Ti ricordi i cotton fioc che ti avevo detto di tenere a portata di mano? Prendine uno e passalo sulla panel line appena tracciata, vedrai che tutti i residui verranno via lasciando unicamente il segno all’interno del canale desiderato. Figo, no? Per una resa migliore ti consiglio inoltre di usare il marker grigio sui pezzi più chiari, come quelli bianchi, mentre il nero su quelli più scuri. Il marrone dà in qualche modo un effetto ruggine o invecchiamento e ti consiglio di utilizzarlo in base alla combinazione di colori del tuo modello. Ad esempio, sul Gusion Rebake di IRON-BLOODED ORPHANS o su uno Zaku II F2 con i colori della Federazione Terrestre di STARDUST MEMORY.

Esistono alcune alternative al tracciamento delle panel line coi classici Gundam Marker a punta fine. I panel liner più utilizzati dai professionisti sono quelli che agiscono per capillarità. Le opzioni sono due: un’altra tipologia di Gundam Marker chiamata “Pour Type” oppure i più diffusi colori “Accent Color” di Tamiya, che trovate facilmente online e in tutti i negozi di modellismo perché ampiamente diffusi anche tra i modellisti di aerei e mezzi militari non weeb. Ecco un esempio:

La varietà di colori di Tamiya è decisamente più ampia, ma è leggermente più complicato utilizzarli. Svitato il tappo troverai una sorta di contagocce: dovrai appoggiarne la punta intinta di inchiostro all’inizio e in vari altri punti della linea che vorrai colorare e la capillarità farà il resto del lavoro. Anche in questo caso, con un cotton fioc dovrai ripulire eventuali residui, quasi sicuramente nei punti in cui appoggerai la punta. Alcuni, tuttavia, sconsigliano di utilizzarli sulla plastica nuda, ma di applicarli solo in seguito a un top coat, un protettivo lucido spray, perché potrebbero aggredire la plastica fino a creparla.

I Gundam Marker Pour Type funzionano esattamente nello stesso modo, solo che avranno la classica forma di pennarello e la punta a scalpello e possono essere utilizzati senza applicare prima un protettivo spray.

Esiste un’altra tipologia di Gundam Marker che mi piace utilizzare per rifinire i miei GUNPLA, ovvero i Gundam Maker Real Touch. Dotati di doppia punta (una più grossa e una più sottile), hanno un inchiostro simile a quelli a punta fine, diversamente da quelli utili a colorare le campiture. La particolarità di questa tipologia di GM è che è possibile utilizzarli per creare ombreggiature e sporcature che puoi divertirti a gestire con l’utilizzo dei cotton fioc, e allo stesso tempo riempire le panel line con lo stesso colore semplicemente passandoci sopra.

Adesso che il tuo GUNPLA è finalmente pronto non resta altro da fare che attaccare eventuali adesivi, applicare decal e infine “sigillare” il tutto con uno spray protettivo trasparente.

Per applicare gli adesivi puoi aiutarti con vari strumenti: stuzzicadenti, pinzette oppure bisturi da modellismo — con la lama puoi facilmente sollevare gli adesivi, ma occhio a non graffiarli. Una volta poggiati sulla superficie del modello tira fuori un altro cotton fioc, stavolta asciutto, e utilizzalo per far aderire bene lo sticker sulla superficie.

Per l’applicazione di decal ad acqua o a trasferimento a pressione sarebbe meglio parlerne in un’altra occasione, così come per l’applicazione dello spray protettivo. Per il momento fai pratica con ciò che ti ho insegnato: c’è sempre tempo per riprendere in mano modelli già montati e migliorarli ulteriormente.