Avete mai sentito parlare di "chiamate inesistenti"? No, non da numeri inesistenti, e nemmeno chiamate semplicemente "insistenti". Si tratta piuttosto di un fenomeno ben preciso che si configura quando da un sistema automatizzato partono decine o centinaia di chiamate contemporaneamente, comunque in numero superiore rispetto alla capacità degli operatori umani di prenderle in carico. Un sistema utile, dal punto di vista di chi lavora nei call center, per eliminare i tempi morti, ma decisamente fastidioso per chi le chiamate le riceve. E al suo "pronto, chi è?" non riceve alcuna risposta… o si sente sbattere il telefono in faccia. Niente di personale, comunque: è questa la prassi dei call center automatizzati, che spesso vuol dire anche illegali.
Nel comunicato odierno, Adiconsum mette in guardia dalle telefonate che i consumatori ricevono da presunte aziende "procacciatrici di contratti per i servizi energetici" che in realtà non esistono. Per contrastare l'attività dei call center illegali è già stato proposto il ricorso a tecnologie avanzate e al filtro anti-spoofing, che dovrebbe entrare in azione dal 19 agosto prossimo.
"Siamo in presenza di un aumento del fenomeno delle chiamate telefoniche ingannevoli nel settore dell'energia", avverte Carlo De Masi, Presidente di Adiconsum nazionale. "Quasi il 50% delle telefonate che i consumatori ricevono da aziende che si definiscono procacciatrici di contratti per i servizi energetici, sono inesistenti". Prosegue De Masi:
Adiconsum, già dal dicembre 2024, nelle audizioni presso le Commissioni IX e X della Camera dei Deputati e presso l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ha espresso una proposta articolata per contrastare il telemarketing selvaggio, proponendo soluzioni concrete per tutelare i consumatori.
La "proposta" citata si esplica in quattro punti:
- Divieto di stipula di contratti via telefono, a meno che non lo richieda il consumatore, per impedire quelli non richiesti e per ridurre l'attività dei call center illegali;
- introduzione di una Certificazione dei call center legali con criteri definiti con il contributo delle Associazioni riconosciute dalla legge;
- rafforzamento della tutela dei consumatori a cominciare da un miglioramento del monitoraggio delle pratiche di teleselling, una maggiore trasparenza nelle comunicazioni commerciali, l'impedimento di chiamate indesiderate, soprattutto in orari inappropriati o durante i giorni festivi, l'applicazione di sanzioni più severe per i call center abusivi;
- ricorso a tecnologie avanzate per contrastare l'attività dei call center illegali, come l'introduzione del filtro anti-spoofing annunciato dall'AGCOM e supportato da Adiconsum, che entrerà azione dal 19 agosto prossimo.
"Adiconsum – conclude De Masi –, in una lettera inviata all'ARERA, chiede di prendere in considerazione le proprie proposte, sottolineando l'esigenza di un approccio combinato che unisca divieti normativi, certificazioni obbligatorie, tecnologie avanzate".