La Cina accelera nella corsa alla tecnologia ipersonica grazie a un recente test condotto nel nord-ovest del paese ha visto protagonista il veicolo Feitian 2, un dimostratore tecnologico che ha superato con successo una serie di prove.
Sviluppato dagli scienziati della Northwestern Polytechnical University (NPU), questo nuovo velivolo non si è limitato a raggiungere velocità estreme, ma ha dato prova di una sofisticata capacità di adattamento e di un funzionamento completamente autonomo.
A differenziare questo esperimento dai precedenti è stata proprio l'intelligenza di bordo del Feitian 2. Il veicolo ha infatti completato un volo autonomo gestendo un angolo di attacco variabile. In termini semplici, il velivolo è in grado di modificare da solo il proprio assetto e la propria traiettoria in base alle necessità della missione e alle condizioni ambientali che incontra, senza un costante intervento da terra. Questa abilità rappresenta un salto qualitativo notevole, poiché apre la strada a missioni più complesse e flessibili per futuri droni o velivoli ipersonici.
A rendere possibili queste performance è un sistema propulsivo altrettanto innovativo. Il cuore del Feitian 2 è un motore a ciclo combinato basato su razzo (RBCC) che, per la prima volta, ha raccolto dati di volo reali utilizzando una miscela di cherosene e perossido di idrogeno. Questa scelta, che fa seguito ai test del predecessore Feitian 1 che già utilizzava cherosene, offre vantaggi pratici significativi.
Sebbene il cherosene sia meno performante dell'idrogeno liquido, il suo impiego, abbinato al perossido di idrogeno come ossidante, elimina la necessità di complessi e pesanti sistemi criogenici per la gestione di ossigeno liquido. Ciò si traduce in un veicolo potenzialmente più leggero, con maggiore capacità di carico e più semplice da preparare al lancio.
Uno degli ostacoli più complessi nello sviluppo di motori a ciclo combinato è sempre stata la transizione fluida tra le diverse modalità di funzionamento, in particolare dal motore a razzo iniziale (modalità eiettore) a quello a statoreattore (ramjet), che si attiva ad alte velocità sfruttando l'aria esterna. Il test ha validato con successo una tecnica di "accelerazione a spinta variabile", che sembra aver risolto questa criticità, garantendo una spinta continua e stabile.
Per ottimizzare il suo comportamento a diverse velocità e altitudini, il Feitian 2 è dotato anche di una presa d'aria a geometria variabile, un sistema che permette al motore di modificare la propria struttura interna durante il volo per gestire al meglio il flusso d'aria. Rispetto al suo predecessore, il Feitian 1, sono state apportate anche modifiche esterne visibili, come l'aggiunta di ali vicino alla testa del veicolo e pinne di coda più grandi, pensate per migliorare la stabilità e la manovrabilità alle velocità ipersoniche.