Cina testa i primi robot canidi anti-radiazioni nei porti

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HDblog.it May 20, 2025 · 2 mins read
Cina testa i primi robot canidi anti-radiazioni nei porti
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Un cane robotico dotato di sensori per la rilevazione delle radiazioni ha iniziato a essere utilizzato nei terminal di Foshan, nella provincia di Guangdong. La tecnologia, sviluppata su iniziativa della dogana di Guangzhou, sta trovando impiego nel Terminal merci di Zhujiang e nel porto di Beijiao, due snodi cruciali per la movimentazione di container in Cina.

Il robot, lungo 65 centimetri e dotato di quattro zampe, è attrezzato con dispositivi per la registrazione audio-visiva e un complesso sistema di sensori. Cinque moduli distinti gli consentono di identificare fonti radioattive, monitorare gas potenzialmente pericolosi, analizzare le condizioni ambientali come temperatura e umidità, e sorvegliare visivamente l’area. Questo lo rende particolarmente utile in situazioni dove la presenza umana sarebbe esposta a gravi pericoli.

In un recente test operativo, il cane robot ha analizzato un container sospetto al terminal Zhujiang, raccogliendo campioni in dieci punti prestabiliti. Grazie al confronto automatico con dati di riferimento, è riuscito a localizzare con precisione la fonte radioattiva e misurarne l’intensità. Tutto ciò senza che nessun operatore fosse costretto ad avvicinarsi direttamente alla potenziale minaccia, limitando così l'esposizione umana a possibili effetti dannosi.

L’uso di robot in ambienti contaminati non è una novità: già in passato, dispositivi simili erano stati impiegati in situazioni critiche, come nel caso della centrale nucleare di Fukushima. Nel 2024, un braccio robotico lungo circa 22 metri e dal peso di 4,6 tonnellate è stato impiegato per il recupero di campioni di combustibile radioattivo, dimostrando la validità di queste soluzioni per missioni estremamente delicate.

Tornando alla Cina, l’iniziativa è stata illustrata da Li Longhai, vice responsabile per le attrezzature presso la dogana di Guangzhou. Ha sottolineato come, in precedenza, le ispezioni manuali comportassero l’esposizione prolungata degli operatori e una procedura lenta basata su griglie di rilevamento. Con l’impiego del cane robot, invece, le operazioni sono più rapide, precise e sicure.

Visti i risultati promettenti, le autorità cinesi stanno valutando un'estensione del suo utilizzo ad altri ambiti portuali. Il robot potrà essere impiegato anche per il pattugliamento delle strutture, il controllo dei container vuoti e le verifiche di routine sui carichi. Questa integrazione tra tecnologia e sicurezza potrebbe diventare un modello replicabile anche in altri contesti internazionali, dove il traffico merci è intenso e la necessità di controlli efficaci è prioritaria.