Un nuovo passo verso robot umanoidi sempre più realistici è stato compiuto da Will Cogley, ingegnere e creatore noto su YouTube per i suoi progetti animatronici che combinano abilità meccaniche e artistiche. In un recente video pubblicato sul suo canale da oltre 137.000 iscritti, Cogley ha presentato una sorprendente novità: un collo robotico ispirato alla struttura muscolare del collo umano. L’innovazione rappresenta un ulteriore affinamento nelle tecnologie di robotica e animatronica, portando i movimenti dei robot a un livello di naturalezza sempre più credibile.
A colpire è soprattutto la struttura del nuovo collo: sei attuatori lineari in miniatura collegano la testa a una base che simula le spalle, permettendo movimenti fluidi e molto simili a quelli umani. Il principio di funzionamento richiama la piattaforma Stewart, comunemente usata per la movimentazione di precisione in ingegneria, ma qui reinterpretata in chiave biomeccanica. L’ispirazione arriva direttamente dalla disposizione muscolare del collo umano, un elemento complesso e affascinante che Cogley ha deciso di replicare nonostante le difficoltà tecniche.
Dietro a questo sviluppo c’è un lavoro intenso di programmazione e sperimentazione. L’intero sistema è controllato tramite algoritmi di cinematica inversa scritti in Python, che permettono di impostare una posizione desiderata della testa: il software calcola autonomamente come ogni attuatore debba muoversi per ottenere quell’orientamento. Per gestire le componenti elettroniche, l’inventore ha anche sviluppato circuiti personalizzati, uno per la distribuzione dell’alimentazione e uno per il controllo dati dei motori.
Cogley ha affrontato sfide significative nella progettazione: voler mantenere un’estetica umana ha comportato il sacrificio della geometria ideale della piattaforma Stewart, causando inizialmente movimenti instabili. La soluzione? Un’idea brillante: aggiungere una colonna vertebrale artificiale flessibile, formata da vertebre rigide stampate in 3D unite da dischi flessibili. Dopo alcuni aggiustamenti, questa spina dorsale sintetica si è rivelata efficace nel garantire sostegno e flessibilità.
Non è la prima volta che Cogley attira l’attenzione con i suoi progetti. In passato ha realizzato un’intera testa animatronica stampata in 3D, dotata di pelle in silicone e ben 14 servomotori per simulare espressioni facciali dettagliate: movimenti della lingua, delle labbra, sopracciglia che si alzano, occhi che ruotano in tutte le direzioni e palpebre indipendenti.
Uno dei progetti più curiosi è stato un guanto animatronico in grado di muoversi “a onde”, grazie a scaglie magnetiche montate su una struttura articolata e stampata in 3D, che segue con precisione i movimenti del polso e dell’avambraccio.