Colpo di scena AI: Google assume il CEO di Windsurf

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HDblog.it Jul 12, 2025 · 2 mins read
Colpo di scena AI: Google assume il CEO di Windsurf
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Quella che sembrava una giornata decisiva per l'acquisizione di Windsurf da parte di OpenAI si è trasformata in un vero e proprio fulmine a ciel sereno, con un terzo incomodo che ha sbaragliato le carte in tavola: Google. L'accordo da quasi tre miliardi di euro tra OpenAI e la virale startup di codifica AI, Windsurf, è ufficialmente saltato. Ma la notizia più clamorosa è che, in una mossa a sorpresa, Google DeepMind ha immediatamente assunto le figure di spicco di Windsurf, tra cui il CEO Varun Mohan, il co-fondatore Douglas Chen e alcuni dei ricercatori più importanti del team.

Un portavoce di Google ha confermato l'operazione, delineando i contorni di un accordo tanto anomalo quanto strategicamente brillante. Non si tratta, infatti, di una classica acquisizione. Google non rileverà quote di Windsurf né eserciterà alcun controllo sulla società. Si tratta piuttosto di un'operazione che nel settore viene definita "reverse-acquihire", un ingaggio di talenti di altissimo profilo abbinato a una licenza tecnologica. Per assicurarsi queste menti e l'accesso non esclusivo a determinate tecnologie sviluppate da Windsurf, Google ha messo sul piatto una cifra che si aggira intorno ai 2,24 miliardi di euro. Questo significa che, pur cedendo i suoi vertici, Windsurf rimane libera di concedere in licenza la sua tecnologia anche ad altre aziende. "Siamo entusiasti di dare il benvenuto in Google DeepMind ad alcuni dei migliori talenti nel campo della codifica AI provenienti dal team di Windsurf, per far progredire il nostro lavoro sulla codifica agentiva", ha dichiarato un portavoce del colosso di Mountain View.

Mentre Mohan e Chen esprimono entusiasmo per l'approdo in Google DeepMind, la startup che hanno fondato si trova ora in una posizione di grande incertezza. A prendere le redini come CEO ad interim sarà Jeff Wang, finora responsabile del business, come da lui stesso annunciato sui social media. La maggior parte del team di 250 persone non si trasferirà a Google e continuerà a offrire gli strumenti di codifica AI ai clienti aziendali. Tuttavia, la storia recente del settore insegna che quando una startup perde i suoi leader a favore di un gigante tecnologico, il percorso si fa in salita.

Ma come si è arrivati a questo epilogo? Sembra che il mancato accordo con OpenAI abbia radici profonde, in particolare nelle tensioni contrattuali tra la stessa OpenAI e il suo principale sostenitore, Microsoft. Quest'ultima, in virtù dei suoi accordi, ha accesso a tutta la proprietà intellettuale di OpenAI, e pare che OpenAI non volesse che la preziosa tecnologia di codifica di Windsurf finisse anch'essa nell'orbita di Microsoft.

Appena scaduto il periodo di esclusività dell'offerta di OpenAI, Windsurf non ha perso tempo a esplorare nuove strade, trovando in Google un partner pronto a cogliere l'attimo. Il valore di Windsurf è testimoniato dalla sua crescita vertiginosa: il suo fatturato annuo ricorrente era balzato da circa 37 milioni a quasi 93 milioni di euro in pochi mesi, attirando l'interesse dei maggiori attori del settore. L'ingresso di queste nuove competenze potrebbe dare a Google una spinta decisiva nella competizione sulla codifica AI, un settore dove rivali come Anthropic e la stessa OpenAI stanno investendo massicciamente.