I Comandi Rapidi rappresentano uno degli strumenti più versatili e sottovalutati dell'ecosistema Apple. Con un solo tocco o un semplice comando vocale tramite Siri, è possibile attivare sequenze complesse di operazioni, risparmiando tempo e ottimizzando il flusso di lavoro. Che si tratti di ottenere indicazioni per il prossimo appuntamento in calendario, spostare contenuti tra app o generare resoconti, i comandi rapidi consentono di automatizzare praticamente qualsiasi attività, adattandosi al modo in cui si utilizzano quotidianamente i propri dispositivi.
Siri, analizzando l'uso delle app, delle email, del browser e della cronologia dei messaggi, propone automaticamente suggerimenti sotto forma di comandi rapidi già configurati e pronti all'uso. Una volta aggiunto un comando, è possibile eseguirlo in diversi modi: toccando l'icona nella schermata Home, utilizzando il widget dedicato, tramite il pannello di condivisione di un'altra app, direttamente dall'app Comandi Rapidi oppure con Apple Watch. In alternativa, è sempre possibile attivare il comando semplicemente con la voce, pronunciandone il nome tramite Siri
L'esecuzione può avvenire anche attraverso gesti o interazioni hardware, come la pressione del tasto Azione su iPhone o una stretta della Apple Pencil Pro su iPad. Inoltre, su macOS, è possibile lanciare i comandi dal menu contestuale con il tasto destro del mouse. I comandi rapidi possono anche essere avviati da widget configurabili sulla schermata Home, sia in formato singolo sia come raccolta di comandi. È possibile modificare quale comando o cartella viene mostrato nel widget, impostare un'icona personalizzata e accedere rapidamente anche da Apple Watch, grazie all'app dedicata o alle complicazioni sul quadrante.
Questa versatilità consente di integrare i Comandi Rapidi in qualunque contesto d'uso, dalle operazioni più semplici – come avviare una videochiamata FaceTime o inviare un messaggio – fino a flussi complessi che coinvolgono più app e automazioni concatenate.
L'app Comandi Rapidi consente di costruire flussi di lavoro personalizzati combinando azioni, ovvero i singoli passaggi che compongono ogni comando. Ogni azione svolge una funzione specifica – come ottenere un'informazione, elaborare un contenuto, interagire con un'app o restituire un risultato – e può essere concatenata con altre per realizzare automazioni anche articolate, completamente adattabili alle esigenze dell'utente. Un comando rapido che crea e invia un GIF, ad esempio, può includere tre azioni in sequenza: selezionare le ultime foto scattate, generare la GIF e inviarla automaticamente a un destinatario tramite Messaggi
Le azioni rappresentano le funzionalità fondamentali delle app Apple, scomposte in elementi modulari riutilizzabili. Alcune azioni interagiscono direttamente con il sistema operativo – come attivare il Bluetooth o controllare il volume – mentre altre sfruttano funzioni avanzate di app come Calendario, File, Note, Musica, Mappe, Safari o Messaggi. Esistono centinaia di azioni disponibili, continuamente aggiornate, e tutte combinabili tra loro per creare flussi dinamici che riflettono compiti reali. È possibile, ad esempio, creare comandi che elaborano immagini, gestiscono documenti, eseguono calcoli, avviano chiamate, aprono URL, leggono il contenuto di file PDF, condividono dati, applicano filtri logici e molto altro.
Gli utenti possono creare da zero i propri comandi direttamente nell'editor dell'app, oppure scaricare quelli pronti dalla Galleria integrata, accessibile nella parte inferiore dell'app su iPhone o nella barra laterale su iPad, curati da Apple e organizzati in categorie tematiche – come "Essenziali", "Ogni mattina", "Viaggi", "Casa intelligente", "Gestione file" – ciascuno accompagnato da una descrizione dettagliata, anteprima delle azioni e opzione di configurazione rapida. Alcuni comandi possono essere aggiunti con un solo tocco, mentre altri richiedono l'inserimento iniziale di dati personalizzati, come un nome, un indirizzo, un contatto o una cartella specifica.
Ad esempio, è possibile scaricare un comando che genera un riepilogo mattutino completo con gli impegni del giorno tratti dal Calendario, le condizioni meteo della propria città e i promemoria in scadenza. Oppure un comando che, all'inizio di una riunione, attiva automaticamente la modalità "Non disturbare", imposta la luminosità del display su un livello basso, blocca le notifiche e invia un messaggio predefinito ai colleghi in attesa su Zoom. Altri comandi permettono di condividere una posizione con un tocco, calcolare il tempo di percorrenza per arrivare a casa, creare note strutturate da modelli predefiniti o rinominare automaticamente file in base a data e contenuto.
Durante la creazione o la modifica di un comando, l'editor dell'app consente di cercare rapidamente le azioni desiderate per nome, per categoria oppure in base alle app coinvolte. Il sistema suggerisce automaticamente le azioni successive più pertinenti, in base al contesto e alla struttura del flusso in costruzione. Ad esempio, dopo l'aggiunta di un'azione come "Ottieni brano attuale", l'editor propone automaticamente "Aggiungi alla playlist", "Ottieni dettagli della musica" o "Condividi brano". È anche possibile esplorare le azioni disponibili per ciascuna app installata sul dispositivo, toccando la voce "App" e selezionando l'app di interesse.
Le azioni più utilizzate possono essere evidenziate e salvate tra i preferiti per un accesso immediato nelle fasi successive. Inoltre, è possibile accedere alle descrizioni di ogni azione direttamente dall'editor per capire quali input accetta e quale output restituisce, facilitando la costruzione di flussi coerenti e funzionanti.
L'organizzazione all'interno dell'app è strutturata in raccolte che semplificano la gestione dei propri comandi: "Tutti i comandi rapidi", "I miei comandi rapidi", "Pannello di condivisione", "Apple Watch" e "Comandi rapidi app". Ogni comando è rappresentato da un riquadro colorato con un titolo, un'icona e un colore personalizzabile. Toccare il riquadro consente di eseguire subito il comando, mentre il tasto (…) apre l'editor per visualizzare e modificare le azioni incluse, con la possibilità di duplicarlo, rinominarlo o esportarlo.
Alla WWDC 2025, Apple ha annunciato un'importante evoluzione dell'app Comandi Rapidi grazie all'integrazione con Apple Intelligence, che introduce una nuova categoria di operazioni denominate azioni intelligenti. Queste azioni permettono ai comandi di interagire in modo diretto con i modelli linguistici sviluppati da Apple, operando sia in locale sul dispositivo sia attraverso l'infrastruttura Private Cloud Compute. Il risultato è un nuovo livello di comprensione semantica dei contenuti, con capacità avanzate di analisi, sintesi e generazione automatica di output personalizzati.
Le azioni intelligenti trasformano i Comandi Rapidi da semplici sequenze operative in veri e propri flussi di lavoro cognitivi, capaci di interpretare il linguaggio naturale e di elaborare richieste complesse in modo dinamico. Tra queste, una delle più potenti è Usa Modello, che consente di scrivere un prompt testuale all'interno di un flusso, chiedendo al sistema di ragionare sui dati forniti: documenti, file, messaggi, eventi, immagini, testi o contenuti strutturati.
Il prompt può essere progettato liberamente dall'utente e utilizzato per attività che prima richiedevano software esterni o operazioni manuali complesse. È così possibile, ad esempio, generare un sommario automatico di più file, classificare contenuti in base al significato, confrontare testi, estrarre elementi chiave da una nota oppure formulare descrizioni, titoli o metadati a partire da uno script o una trascrizione.
Un esempio concreto: uno studente può utilizzare Usa Modello per confrontare la trascrizione di una lezione audio con i propri appunti, ottenendo come risultato una nota arricchita che integra i concetti mancanti. Oppure, un professionista può selezionare più documenti Word o PDF da Finder e attivare un comando rapido che analizza ogni file, ne riassume il contenuto e allega tutto a un'email precompilata, pronta per essere inviata al team. Tutto il processo avviene all'interno del comando, senza passaggi manuali o copia/incolla, con un flusso pienamente automatizzato e adattabile.
IMMAGINI, METADATI E ORGANIZZAZIONE AUTOMATICA DEI FILEUn altro ambito in cui Apple Intelligence estende significativamente le possibilità dei Comandi Rapidi è la generazione automatica di contenuti visivi e testuali, integrando strumenti creativi direttamente nei flussi di lavoro. Grazie a Image Playground, l'utente può creare immagini partendo da descrizioni scritte, selezionando parametri come stile, atmosfera e soggetto. Le immagini generate possono poi essere utilizzate in Keynote, Freeform, Messaggi o in qualsiasi altro contesto visivo. All'interno dei Comandi Rapidi, questa funzionalità può essere sfruttata per generare più immagini in sequenza, con un'unica azione che accetta più input testuali.
Un esempio perfettamente realizzabile è la creazione automatica di contenuti visivi per una presentazione: un utente può scrivere tre prompt diversi – ad esempio, "tramonto su una spiaggia deserta", "tazza di caffè su una scrivania minimal in bianco e nero" e "panorama urbano notturno con grattacieli illuminati" – e ottenere tre immagini generate separatamente, da inserire immediatamente in una slide, in un documento o in una nota. Il tutto può avvenire con un solo comando rapido, che riceve l'elenco delle descrizioni e restituisce le immagini una dopo l'altra, pronte per essere salvate o condivise.
La stessa logica è applicabile anche alla generazione di contenuti descrittivi tramite "Usa Modello". Un comando può includere un prompt progettato per creare automaticamente metadati per la pubblicazione di contenuti online: ad esempio, fornendo il testo di uno script video, il modello può generare tre versioni di titolo, descrizione e hashtag, adattati rispettivamente per YouTube, Instagram e TikTok. L'utente può definire nel prompt la lunghezza massima del titolo, lo stile del linguaggio da adottare e le call to action più adatte a ciascuna piattaforma, ricevendo in risposta una serie di proposte pronte all'uso, già differenziate per destinazione
Anche in ambito produttivo o organizzativo, l'integrazione di modelli linguistici nei Comandi Rapidi apre scenari concreti e già disponibili. Un flusso operativo può consentire, ad esempio, di selezionare manualmente più file da Finder (come documenti PDF, email esportate o note in formato RTF), definire un elenco di categorie – ad esempio "Fatture", "Note interne", "Materiale marketing" – e lasciare che l'azione Usa Modello analizzi il contenuto testuale di ciascun file per decidere a quale cartella assegnarlo. L'intero processo avviene in tempo reale, con la classificazione eseguita in base al significato effettivo del contenuto e non a semplici regole statiche.
Questo tipo di comando permette di snellire operazioni di archiviazione, documentazione o preparazione di materiali, sfruttando la capacità dei modelli di Apple di interpretare il linguaggio naturale, valutare contesto e struttura del testo, e generare azioni coerenti e affidabili.
Con macOS, i Comandi Rapidi si arricchiscono ulteriormente grazie all'introduzione di nuovi trigger (attivatori) automatici, che consentono di avviare un flusso non solo manualmente ma anche in risposta a eventi specifici del sistema o del file system. È possibile eseguire un comando quando un file viene aggiunto, modificato o eliminato in una determinata cartella, oppure in base a condizioni legate all'utente, come l'apertura di un'app, la connessione a una rete Wi-Fi o il montaggio di un volume esterno. Questi automatismi ampliano le possibilità operative e rendono i flussi ancora più reattivi e contestuali, adattandosi in tempo reale al comportamento dell'utente.
Altri esempi includono la compressione automatica di un insieme di file salvati in una cartella temporanea, il caricamento dell'archivio su iCloud Drive e la generazione immediata di un link di condivisione, pronto per essere inserito in una bozza di email. Tutto questo può avvenire tramite un unico comando rapido, eseguito in background, senza dover aprire manualmente le app coinvolte. Sul Mac, inoltre, è possibile assegnare comandi rapidi a combinazioni di tasti o integrarne l'esecuzione con app di terze parti e sistemi di automazione più complessi, ampliando ulteriormente le possibilità operative.
UNO STRUMENTO POTENTE, APERTO E IN CONTINUA EVOLUZIONEI Comandi Rapidi si confermano così come uno strumento aperto, scalabile e sempre più centrale nell'evoluzione dell'esperienza d'uso dei dispositivi Apple. La loro flessibilità ha portato a un'adozione trasversale, che coinvolge utenti di ogni tipo: studenti che organizzano le proprie giornate di studio, professionisti che ottimizzano le attività ricorrenti, creativi che generano contenuti visivi e testuali, sviluppatori che li integrano nei propri tool di lavoro. In tutti questi casi, il valore risiede nella possibilità di automatizzare azioni sofisticate in modo semplice, senza dover imparare linguaggi di programmazione o gestire interfacce complesse.
Il fatto che flussi così avanzati siano oggi eseguibili con pochi tocchi e in contesti familiari come Mail, Finder, Note o File – oppure avviabili tramite Siri, widget, Apple Watch o il tasto Azione – amplia drasticamente la portata dell'automazione, rendendola accessibile anche a chi non ha alcuna esperienza tecnica. Le barriere all'ingresso si abbassano ulteriormente grazie alla Galleria, che propone esempi pronti da personalizzare, e al nuovo supporto al linguaggio naturale, che consente di costruire prompt e comandi senza dover conoscere la struttura interna delle azioni.
La combinazione tra modularità, supporto ai modelli linguistici e integrazione profonda con ogni aspetto del sistema operativo trasforma i Comandi Rapidi in un vero e proprio ambiente operativo personalizzabile, dinamico e in continua espansione. Con Apple Intelligence, questa evoluzione entra ora in una nuova fase: l'automazione non è più una nicchia per utenti esperti, ma diventa una funzione trasversale, alimentata dalla potenza dell'AI e capace di adattarsi in tempo reale alle esigenze personali, professionali e creative di ciascun utente.