Come saranno i nuovi iPhone 17? 10 cose che dovete sapere!

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HDblog.it Jul 25, 2025 · 16 mins read
Come saranno i nuovi iPhone 17? 10 cose che dovete sapere!
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A poco più di un mese dalla presentazione ufficiale, prevista come da tradizione tra la seconda e la terza settimana di settembre, la nuova gamma iPhone 17 inizia a prendere forma con un’identità sempre più definita. Grazie a una mole crescente di indiscrezioni, fonti nella supply chain e render basati su prototipi interni, è possibile tracciare un quadro piuttosto dettagliato delle novità in arrivo. In questo articolo voglio quindi cercare di metterle in ordine e raccontarvi in 10 punti quello che sappiamo (o pensiamo di sapere), ad oggi, dei nuovi iPhone 17.

INDICELA NUOVA LINEUP

Con la gamma iPhone 17, Apple sembra pronta a riorganizzare in maniera interessante la propria offerta, rispondendo a un’esigenza di razionalizzazione che si trascinava da qualche generazione. Il modello “Plus”, introdotto nel 2022 con iPhone 14, non ha mai davvero convinto: vendite inferiori alle aspettative e una posizione di mercato ambigua (più grande, più costoso, ma non più potente del base) ne hanno decretato il destino.

La grande novità sarà quindi l’arrivo di iPhone 17 Air, il primo “Air” nella storia degli smartphone Apple. Il nome non è casuale e ricalca una filosofia già applicata a iPad e MacBook: un dispositivo sottile, leggero, e progettato per l’uso quotidiano senza compromessi in portabilità. Si posizionerà tra iPhone 17/Pro e iPhone 17 Pro Max in termini di diagonale dello schermo, ma con un design più compatto e un peso significativamente ridotto. La nuova gamma sarà quindi composta come sempre da quattro dispositivi: iPhone 17, iPhone 17 Air, iPhone 17 Pro e iPhone 17 Pro Max.

Con questa mossa, Apple va a coprire in modo più mirato le esigenze dei diversi segmenti di utenza: chi vuole un iPhone essenziale, chi cerca leggerezza e stile, e chi desidera il massimo in termini di prestazioni e fotocamera. Una semplificazione strategica, che potrebbe migliorare anche la percezione commerciale della gamma.

DESIGN RINNOVATO PER TUTTI, O QUASI

Dopo anni di evoluzione conservativa, il design degli iPhone 17 promette finalmente un cambio di passo significativo. Non si tratta solo di piccoli affinamenti, ma di una ridefinizione dell’identità estetica; soprattutto per i modelli Air e Pro.

Il modello base manterrà un aspetto molto simile a quello dell’iPhone 16: bordi piatti in alluminio, retro in vetro opaco uniforme e doppia fotocamera verticale allineata in alto a sinistra. Apple qui sembra voler garantire coerenza e riconoscibilità, puntando su un’estetica familiare e funzionale. È la scelta “conservativa” della famiglia, adatta a chi non cerca sorprese.

Il vero salto lo fa l’iPhone 17 Air. I render trapelati mostrano una back cover completamente ridisegnata, con una fotocamera singola alloggiata in una banda orizzontale leggermente sporgente che attraversa la parte alta del dispositivo. Un design che ricorda quello dei Google Pixel, ma che Apple rielaborerebbe con materiali più raffinati e una finitura satinata. Il risultato? Un’estetica minimalista e futuristica, in linea con il concetto di leggerezza e semplicità che contraddistingue la nomenclatura “Air”.

I modelli Pro adotteranno a loro volta un linguaggio stilistico più deciso. Le tre fotocamere restano disposte a triangolo, ma verranno inglobate in un modulo che si estende per tutta la larghezza posteriore, un cambiamento importante rispetto ai classici bump compatti delle generazioni precedenti. La superficie che ospita le fotocamere dovrebbe inoltre avere una finitura differente rispetto al resto del vetro posteriore, creando un interessante contrasto sia visivo che tattile. Questa scelta estetica non è solo stilistica: l’ampliamento del bump potrebbe offrire maggiore spazio interno per sensori e componenti ottici, suggerendo una nuova filosofia costruttiva incentrata sull’evoluzione del comparto fotografico.

NUOVE COLORAZIONI

Apple ha da sempre un approccio molto curato nella scelta delle colorazioni dei suoi dispositivi, non solo in chiave estetica ma anche strategica. Con gli iPhone 17, le anticipazioni indicano un ulteriore passo in questa direzione, con tinte che differenziano chiaramente i modelli Pro da quelli standard — e che rafforzano l’identità del nuovo arrivato, l’iPhone 17 Air.

Secondo le indiscrezioni riportate da fonti come il leaker Majin Bu (noto per i suoi contatti con le supply chain), i modelli Pro saranno disponibili in quattro colorazioni. Nero, probabilmente con finitura opaca, un classico senza tempo. Blu Notte, una tonalità elegante, simile a quella vista su alcuni MacBook. Argento, sobrio, pulito, molto apprezzato dagli utenti più tradizionali. E per chiudere Arancione, una novità assoluta per la linea Pro, che strizza l’occhio agli utenti più audaci. Si tratterebbe di una tonalità "bruciata", non troppo vivace, per mantenere comunque un’estetica premium.

Questa scelta riflette un bilanciamento tra raffinatezza e personalità: Apple vuole mantenere la serietà che i modelli Pro richiedono, ma senza rinunciare a un pizzico di sperimentazione. Al contrario, per i modelli base, Apple avrebbe invece testato delle colorazioni già viste in passato, magari con tonalità leggermente diverse. Si parla quindi di Verde, Viola, Azzurro, e poi immaginiamo non mancheranno i classici Nero e Bianco.

Non è detto che tutte arrivino sul mercato, ma l’idea è chiara: differenziare i modelli non Pro anche a livello visivo, offrendo maggiore varietà e appeal per un pubblico giovane e dinamico. iPhone 17 Air, in particolare, potrebbe esordire con una palette cromatica dedicata, coerente con il suo posizionamento “stiloso” e lifestyle.

MATERIALI: TORNA L'ALLUMINIO?

Secondo quanto trapelato da fonti interne alla catena di fornitura, Apple avrebbe deciso di abbandonare il titanio su 17 Pro e Pro Max, tornando a un telaio in alluminio, presumibilmente della serie 7000, già ampiamente collaudato in passato. Una decisione che potrebbe apparire contraddittoria, ma che, allo stesso tempo, può avere motivazioni pragmatiche. A partire da costi di produzione inferiori, soprattutto in un periodo di inflazione e pressione sui margini; ma anche per migliorare la dissipazione termica, dato che il titanio è meno efficiente dell’alluminio nella conduzione del calore. O ancora per una semplificazione nei processi produttivi, utile per aumentare i volumi di produzione nei mesi iniziali di lancio.

Sebbene il titanio offra una maggiore resistenza ai graffi e una migliore durevolezza, Apple potrebbe aver valutato che i benefici non giustificano i costi su larga scala, specie se gli utenti non li percepiscono direttamente nell’uso quotidiano.

Farebbe invece eccezione proprio il nuovo arrivato della gamma: l’iPhone 17 Air. Qui il titanio non solo rimarrebbe, ma sarebbe funzionale al concept stesso del dispositivo. L’obiettivo è infatti realizzare uno smartphone estremamente sottile (circa 5,5 mm) e leggero (meno di 150 g), ma comunque solido e rigido. Il titanio, pur più difficile da lavorare, garantisce esattamente questa combinazione: robustezza strutturale con un peso contenuto. La scelta, in questo caso, non è di marketing, ma di ingegneria.

IPHONE 17 AIR

Il nuovo iPhone 17 Air si preannuncia come il modello più originale e sperimentale dell’intera gamma. Per la prima volta Apple applica alla linea iPhone la filosofia “Air”, già ampiamente consolidata nei MacBook e negli iPad: ridurre peso e spessore senza sacrificare l’esperienza d’uso. Secondo i leak più affidabili, iPhone 17 Air sarà spesso solo 5,5 mm, un valore che lo renderebbe il dispositivo Apple più sottile di sempre — più del leggendario iPod touch e persino di molti smartphone Android compatti. Il peso dovrebbe fermarsi attorno ai 146 grammi, un risultato reso possibile da una progettazione estremamente mirata, che combina materiali leggeri, ottimizzazione interna e una batteria innovativa.

Per contenere gli ingombri senza penalizzare troppo l’autonomia, Apple dovrebbe adottare su iPhone 17 Air una batteria al silicio-carbonio, una tecnologia emergente che consente di aumentare la densità energetica riducendo la massa complessiva. Sebbene la capacità sia stimata inferiore del 20% rispetto a iPhone 16, l’energia erogata dovrebbe rimanere competitiva grazie a un'efficienza migliorata del 15-20%. Le stime parlano di 6–7 ore di utilizzo misto, oppure 3–4 ore in scenari ad alto carico. Un'autonomia non da record, ma più che adeguata per un dispositivo orientato alla leggerezza.

Per raggiungere simili risultati, Apple avrebbe riprogettato molti elementi: un display OLED più sottile, ottimizzato in termini di consumi, una scheda logica custom, con layout compatto e componentistica ad alta efficienza, un modulo MagSafe alleggerito e integrato in modo meno invasivo. Un retro in vetro più sottile, lavorato chimicamente per mantenere la resistenza. Tutti questi dettagli concorrono a un obiettivo chiaro: offrire un iPhone più maneggevole, comodo da usare con una sola mano, e pensato per chi privilegia portabilità e stile.

Sul fronte delle performance, iPhone 17 Air non sarà un “fratello minore”: il SoC atteso è il nuovo Apple A19, una versione leggermente depotenziata rispetto al chip A19 Pro dei modelli top, ma comunque basata su processo N3P di TSMC. Dovrebbe offrire prestazioni elevate e un'efficienza ai vertici.

FOTOCAMERE IN CONTINUITÀ

La fotografia è da sempre un campo strategico per Apple, e con la linea iPhone 17, Cupertino punta a rafforzare ulteriormente la propria leadership, specialmente nei modelli Pro. L’evoluzione attesa si gioca su due fronti: l’omogeneizzazione delle risoluzioni tra i sensori e una maggiore sofisticazione dell’hardware ottico, soprattutto per quanto riguarda il teleobiettivo. Il cambiamento più atteso riguarderà, infatti, proprio l'ottica per gli ingrandimenti, spesso il punto debole nei confronti con i top di gamma Android. Apple dovrebbe dotare iPhone 17 Pro e Pro Max di un nuovo sensore da 48 megapixel anche per il tele, allineando così la risoluzione di tutte e tre le fotocamere posteriori (wide, ultra-wide e telephoto).

Questa scelta non è solo marketing: uniformare le risoluzioni significa offrire una coerenza visiva maggiore tra gli scatti, sia in termini di dettaglio che di fedeltà cromatica. Apple è già nota per la sua eccellente "scienza del colore", e un simile upgrade renderebbe il passaggio tra le varie lenti ancora più fluido e invisibile all’occhio dell’utente.

Inoltre, si parla dell’introduzione di un sistema di apertura variabile meccanica per la fotocamera principale. Non sarebbe una prima assoluta nel panorama smartphone (Samsung e Sony lo hanno già fatto), ma rappresenterebbe un importante passo avanti per Apple, migliorando la versatilità della fotocamera in condizioni di luce variabili.

I modelli non Pro manterranno un comparto fotografico più essenziale. iPhone 17 dovrebbe adottare un modulo simile a quello dell’iPhone 16, con doppia fotocamera da 48 MP, ottimizzata però con una nuova pipeline di elaborazione immagini e probabilmente un aggiornamento del sensore principale. iPhone 17 Air, invece, monterà come già detto un solo sensore posteriore da 48 MP. Si tratterà molto probabilmente dello stesso modulo principale usato su iPhone 16 e 15, capace comunque di scatti eccellenti in buona luce e con una modalità notturna potenziata.

Un cambiamento importante, e forse poco discusso, riguarda la fotocamera frontale. Per la prima volta, Apple dovrebbe adottare su tutti i modelli una nuova selfie cam da 24 megapixel, il doppio rispetto agli attuali 12 MP. Non si tratta solo di una corsa ai numeri: questo sensore potrebbe migliorare notevolmente la nitidezza nelle videochiamate FaceTime, nei contenuti per i social e nella modalità Ritratto frontale, anche in scarsa illuminazione.

DISPLAY PRO MOTION E CORNICI PIÙ SOTTILI

Il display è da sempre uno degli elementi chiave dell’esperienza iPhone, e con la gamma 17 Apple si prepara a introdurre una serie di affinamenti visibili (e invisibili) che interessano tutta la lineup, inclusi i modelli non Pro. Fino ad oggi, le cornici ultrasottili erano prerogativa esclusiva dei modelli Pro. Ma con iPhone 17, tutta la gamma adotterà bordi del display ridotti all’osso, grazie a un nuovo processo di laminazione e assemblaggio sviluppato da Apple e dai suoi partner asiatici.

L’effetto sarà immediatamente percepibile: maggiore immersività, rapporto schermo-corpo più alto, e un aspetto generale più moderno anche sui modelli base. È un segnale chiaro di come Apple stia cercando di alzare il livello qualitativo dell’intera gamma, senza lasciare i modelli entry-level troppo indietro.

Dovrebbero poi esserci novità anche per la Dynamic Island che, introdotta solo sui modelli Pro nel 2022, si è rapidamente estesa a tutta la lineup. Per i nuovi iPhone 17 si parla però di una "nuova interfaccia" non meglio specificata che lascia aperte due strade di interpretazione. La prima riguarda una semplice revisione software introdotta con iOS 26 che potrebbe introdurre animazioni più interattive, widget live ancora più dinamici o una gestione delle notifiche migliorata. La seconda è invece legata ad una possibile riduzione del notch fisico, con un foro più piccolo grazie a nuovi moduli Face ID più compatti e a una miniaturizzazione del sensore frontale da 24 MP.

Una delle indiscrezioni più interessanti riguarda l’estensione del refresh rate variabile a 120 Hz (ProMotion) anche ai modelli non Pro. Al momento questa tecnologia è riservata ai 14 Pro, 15 Pro e 16 Pro, ma Apple starebbe valutando di portarla anche su iPhone 17 e 17 Air. Se confermata, si tratterebbe di un cambiamento epocale per la linea base, con vantaggi tangibili in fluidità, reattività e risparmio energetico nei contenuti statici.

APPLE A19

Con l’iPhone 17, Apple introdurrà la nuova generazione di chip della serie A: Apple A19 per i modelli standard e A19 Pro per i modelli Pro. Sebbene non ci sarà ancora il tanto atteso salto ai 2 nanometri, le novità in termini di architettura, efficienza e potenza elaborativa sono comunque rilevanti. Entrambe le varianti dell’A19 saranno realizzate con il nodo N3P di TSMC, un’evoluzione del processo a 3 nm già usato per l’A18. Rispetto al nodo N3E (utilizzato su A18), il N3P garantisce prestazioni migliorate del 5–10% a parità di consumi, un'efficienza energetica superiore del 10–15%, ideale per aumentare l’autonomia e una maggiore densità di transistor, che permette chip più compatti o più potenti.

Apple avrebbe scelto di restare su questo nodo “evolutivo” piuttosto che forzare l’adozione dei 2 nm, ancora in fase iniziale e con rese non ottimali. Una scelta pragmatica, che consente di migliorare prestazioni e autonomia senza compromettere la stabilità della produzione.

Il chip A19 Pro, destinato a iPhone 17 Pro e Pro Max, dovrebbe mantenere una configurazione a 6 core CPU (2 performance + 4 efficiency) e una GPU a 6 o 7 core, ma con frequenze operative più elevate, cache più ampia e una NPU (Neural Engine) sensibilmente potenziata. L’A19 standard, che troveremo su iPhone 17 e 17 Air, sarà una versione più “leggera”: stessa architettura di base, ma con frequenze ridotte e GPU meno performante, per contenere i consumi e i costi. Le prestazioni resteranno comunque superiori all’A18 Pro della generazione precedente, anche grazie all’ottimizzazione del nodo N3P.

Infine, si parla di un modem Apple proprietario, in particolare per i modelli base. Sui Pro potrebbe restare un modem Qualcomm di ultima generazione, mentre su iPhone 17 e 17 Air troveremmo un modem Apple V2, ottimizzato su base 5G Sub-6 e mmWave, con una gestione energetica più efficiente e un’integrazione più stretta con iOS.

RAM FINO A 12 GB

La quantità di RAM è sempre stata un tema delicato per Apple. Contrariamente ad altri produttori, Cupertino ha storicamente adottato un approccio conservativo, preferendo ottimizzare il sistema operativo e le app per funzionare in modo fluido con quantità di memoria più contenute. Con iPhone 17, però, qualcosa cambierà. Secondo diverse fonti affidabili, tra cui analisti della supply chain e leaker come Jeff Pu, i modelli iPhone 17 Pro e Pro Max passeranno da 8 a 12 GB di RAM LPDDR5. Questo incremento, oltre a essere coerente con la dotazione dei principali competitor Android, è giustificato da due fattori fondamentali:

  • Supporto avanzato a Apple Intelligence – molte delle nuove funzioni basate su AI (come la sintesi linguistica, la generazione di contenuti e le risposte contestuali) richiedono una maggiore quantità di memoria per operare localmente e senza rallentamenti.
  • Gestione multitasking potenziata – i modelli Pro sono sempre più utilizzati anche in ambito professionale: video editing, grafica, gaming ad alte prestazioni e gestione documentale spingono verso l’esigenza di avere più RAM disponibile.

Per i modelli non Pro, e quindi iPhone 17 e 17 Air, Apple manterrà probabilmente la dotazione di 8 GB di RAM, introdotta con iPhone 15 Pro e poi estesa su tutta la gamma con iPhone 16. Una scelta coerente con il target di questi dispositivi, destinati a un’utenza meno esigente dal punto di vista del multitasking pesante o delle applicazioni AI più complesse.

BATTERIE RINNOVATE

La batteria è uno degli elementi più osservati da parte degli utenti, e con iPhone 17 Apple sembra intenzionata a introdurre una serie di miglioramenti sia tecnologici che pratici, con l’obiettivo di ottimizzare l’autonomia e facilitare la manutenzione a lungo termine. Una delle novità più interessanti riguarda l’adozione su tutta la linea di batterie basate su tecnologia silicio-carbonio, un’evoluzione delle attuali celle agli ioni di litio. Questa tecnologia consente di aumentare la densità energetica (ovvero l’energia immagazzinata per grammo) migliorando l’efficienza e riducendo la dimensione del modulo.

In concreto, i benefici attesi riguardano principalmente una capacità nominale maggiore a parità di volume, quindi più autonomia senza dover aumentare le dimensioni del dispositivo, e prestazioni migliori sotto stress, soprattutto in situazioni di carichi prolungati o temperature elevate. Sebbene non ci siano ancora dati ufficiali, è plausibile che i modelli Pro e Pro Max possano superare le 30 ore di uso misto (compreso standby ovviamente), mentre i modelli standard (e in particolare il nuovo iPhone 17 Air) potrebbero garantire tra le 6 e le 8 ore effettive di attività continua, grazie anche all’efficienza dei chip A19.

Un cambiamento meno visibile ma altrettanto importante riguarda l’architettura interna della batteria. Apple adotterà, su tutti gli iPhone 17, un sistema di fissaggio semplificato della batteria, già introdotto su iPhone 16 e 16 Plus. Questo sistema consente di rimuovere la batteria in modo più rapido e sicuro, riducendo il rischio di danni durante le operazioni di sostituzione. Si tratta di un passo importante anche in ottica di sostenibilità e di conformità con le nuove normative europee sulla riparabilità dei dispositivi elettronici, che impongono ai produttori di rendere più agevole l’accesso ai componenti soggetti a usura.

Sul fronte della ricarica, invece, Apple manterrà i valori massimi attuali: 35W via USB-C su tutta la gamma, con supporto alla ricarica wireless fino a 25W grazie all’adozione dello standard Qi 2.2. Questo consentirà velocità di ricarica più elevate anche con accessori di terze parti, ampliando la compatibilità e riducendo la dipendenza da MagSafe.

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