Secondo il noto analista Jeff Pu di GF Securities, per gli iPhone 17 Apple potrebbe infatti aver deciso di alzare il listino su tutta la linea negli Stati Uniti, rompendo una continuità mantenuta dal 2017. Ed è difficile che un incremento sul mercato interno non sia accompagnata in parallelo da una ricaduta anche sugli altri mercati, incluso il nostro: solitamente le aziende non caricano il peso di certe scelte solo su una regione, ma cercano di distribuirlo sul più ampio scenario del mercato globale. La ricostruzione di Pu, comunque, non è solitaria: già a maggio il Wall Street Journal aveva avanzato l'ipotesi di un aumento dei prezzi per la prossima generazione di melafonini.
Non è difficile rintracciare la causa principale di questa mossa: Pu indica la politica aggressiva adottata da Trump sui dazi, in particolare per le importazioni dalla Cina. Sebbene Tim Cook abbia dichiarato che la maggior parte degli iPhone venduti negli USA provenga ormai dall'India, la volatilità delle tariffe rappresenta un rischio concreto.
Ma di quanto lieviteranno i prezzi? Le stime parlano di un aumento tra i 50 e i 100 dollari. Apple potrebbe inoltre adottare diverse strategie per giustificare questa scelta impopolare, come il parallelo incremento della capacità di archiviazione minima dell'iPhone 17 Pro da 128 GB a 256 GB, portandolo allo stesso livello del modello Pro Max. Ad ora, comunque, si tratta solo di speculazioni, ma presto scopriremo la verità per vie ufficiali: secondo le indiscrezioni più recenti la presentazione degli iPhone 17 si terrà il 9 settembre.