Decostruire l’idea che chi ha la pelle molto chiara, i capelli bianchi o un modo diverso di guardare il mondo sia automaticamente “strano”, “fragile”, “da compatire” o “da spiegare”.
L’albinismo è una condizione genetica, non un mistero esotico né un’anomalia da interrogare. Eppure ancora oggi, chi ne è affetto deve rispondere a domande fuori luogo, sopportare etichette, affrontare pregiudizi.
Domande che non informano, ma isolano.
Parlare di albinismo significa rimettere al centro le persone. E soprattutto, il loro diritto a non essere definite solo dalla loro condizione.
In questo ultimo episodio di “Cose che”, l’attivista Oxana Litpika ci racconta proprio le frasi che non dovremmo più dire, e lei non vorrebbe più sentirsi dire in quanto persona con albinismo.