A Londra, Manchester, Birmingham, Cardiff, Belfast e Glasgow stanno per comparire le prime postazioni futuristiche del progetto Worldcoin, che promettono criptovaluta gratuita in cambio della scansione dell’iride. Fantascienza? Decisamente no come capirete a breve.
L’iniziativa, firmata da Tools for Humanity – startup co-fondata da Sam Altman, CEO di OpenAI – punta a far avanzare un sistema d’identità digitale globale, denominato World ID, basato sulle caratteristiche uniche dell’occhio umano.
Gli apparecchi, chiamati "Orb", sono sferici e tecnologicamente avanzati: servendosi di AI, registrano le informazioni biometriche legate all’iride per creare un’identità unica e verificabile. Secondo la società, ogni dato raccolto viene elaborato con algoritmi pensati per prevenire frodi e salvaguardare la privacy. La promessa, per gli utenti che accettano di sottoporsi alla scansione, è l’assegnazione di una certa quantità della criptovaluta Worldcoin.
Il cuore dell’operazione è la costruzione di una rete che consenta, in teoria, a chiunque nel mondo di dimostrare digitalmente di essere “umano” – concetto chiave nell’epoca in cui i contenuti generati dalle AI stanno rendendo più difficile distinguere le persone reali dai bot. La World ID vuole diventare una sorta di pass universale per accedere a servizi e piattaforme, integrando sicurezza biometrica e decentralizzazione tramite la blockchain.
La buona notizia, che in ogni caso non servirà a placare le ire dei cospirazionisti, è che le informazioni raccolte non vengono memorizzate centralmente, ma salvate sull’app personale dell’utente, un accorgimento che Tools for Humanity presenta come garanzia di riservatezza. Tuttavia, la questione della tutela dei dati resta giusamente al centro del dibattito e il progetto è stato sottoposto a rigidi controlli normativi in diversi Paesi. Se in Germania e Argentina è stato autorizzato dopo una revisione, in Spagna e Hong Kong è attualmente vietato.
Al di là del Regno Unito, Worldcoin è già attivo in varie nazioni: la startup ha annunciato che oltre 13 milioni di persone hanno finora completato la procedura di verifica in Paesi come Messico, Giappone, Corea del Sud, Portogallo e Thailandia. E non sembra volersi fermare: nel corso del 2025 è previsto l’arrivo di circa 12.000 nuovi dispositivi Orb nel mondo, a conferma di una strategia di espansione ambiziosa.
Il tema della biometria in cambio di moneta digitale divide l’opinione pubblica. C’è chi vede nella World ID una frontiera utile per l’inclusione e la sicurezza digitale, e chi teme una deriva verso modelli di sorveglianza troppo invasivi. Resta il fatto che il progetto di Altman sta attirando sempre più attenzione anche in Europa, dove le discussioni sulle implicazioni etiche e giuridiche delle tecnologie biometriche sono già molto accese. E voi che ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti.