Difesa spaziale: l’Australia presenta Atlas, il laser anti-minacce in orbita

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HDblog.it Oct 01, 2025 · 2 mins read
Difesa spaziale: l’Australia presenta Atlas, il laser anti-minacce in orbita
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All’International Astronautical Congress 2025 di Sydney, l’azienda australiana Electro Optic Systems (EOS) ha svelato al pubblico la sua nuova tecnologia per la sicurezza orbitale: Atlas Space Control Capability, un sistema basato su laser ad alta energia che promette di proteggere i satelliti.

Atlas rientra nella famiglia di soluzioni sviluppate da EOS per il controllo spaziale e si distingue per la possibilità di essere configurato in modalità fissa, mobile o rilocabile. Questa flessibilità lo rende utilizzabile in qualsiasi parte del mondo, un aspetto considerato cruciale per garantire agli alleati la libertà di operare nello spazio, sia in ottica di monitoraggio sia in funzione di deterrenza.

Grazie ai telescopi di nuova generazione, che permettono di osservare e seguire in tempo reale oggetti in orbita, inclusi satelliti difficili da individuare e detriti spaziali, Atlas fornisce un livello avanzato di consapevolezza situazionale, indispensabile per orientare decisioni rapide in un ambiente orbitale che conta ormai migliaia di veicoli attivi, lanciati sia da governi sia da operatori privati.

Uno degli elementi più interessanti è la scalabilità della potenza: gli operatori possono modulare l’effetto del laser a seconda della missione, passando da un ruolo passivo di sorveglianza e deterrenza a misure più dirette di controllo. Inoltre, Atlas non è concepito come un sistema isolato: è già pensato per integrarsi nelle reti di space domain awareness e nelle operazioni multidominio, favorendo la condivisione di informazioni e la coordinazione operativa tra partner internazionali.

“Lo spazio è ormai un dominio conteso e i satelliti, vitali per la difesa ma anche per la vita civile quotidiana, sono sempre più a rischio”, ha dichiarato il CEO di EOS, Dr. Andreas Schwer. “Atlas nasce per offrire strumenti affidabili e adattabili, combinando decenni di esperienza in consapevolezza spaziale e tecnologie laser”.

La presentazione del sistema ha rappresentato uno dei momenti di maggiore interesse all’IAC 2025, evento che quest’anno ha riunito oltre 7.300 delegati da 90 Paesi, con la partecipazione di 40 agenzie spaziali internazionali. L’appuntamento ha anche messo in risalto il ruolo crescente dell’Australia nel settore: solo i ricercatori locali hanno portato più di 400 contributi scientifici, un record che testimonia l’ambizione del Paese di ritagliarsi un posto di rilievo nella corsa globale allo spazio.

Il congresso sarà aperto al pubblico venerdì 3 ottobre, con oltre 7.200 visitatori registrati e la possibilità di incontrare 17 astronauti oltre a partecipare ad attività divulgative al Powerhouse Museum. Si tratta di un’opportunità rara, considerando che in 76 anni l’IAC si è svolto solo cinque volte nell’emisfero australe e appena tre in Australia.