Gli impianti industriali europei in generale oggi gestiscono le sostanze pericolose in modo più sicuro rispetto al passato. Lo rivela l'ultima relazione pubblicata dalla Commissione Europea sull'attuazione della direttiva 2012/18/EU Seveso III che, nello stabilire norme comuni sull'interno territorio comunitario, contribuisce attivamente a prevenire incidenti e, nello scenario peggiore, a limitare i danni.
La Direttiva tutela l'ambiente e la salute dei lavoratori negli impianti industriali e dei residenti locali. Rafforza inoltre la competitività dell'UE garantendo un ambiente industriale stabile e sicuro.
La Direttiva Seveso III viene applicata a 11.059 impianti industriali dell'Unione Europea che operano in settori come chimica, petrolchimica, agricoltura e produzione di alimenti e bevande. Si tratta di 168 stabilimenti in più rispetto al periodo di riferimento precedente.
Impianti sottoposti alla Direttiva Seveso III per Paese:
- Germania: 34%
- Francia: 11%
- Italia: 9%
- Spagna: 8%
- Polonia: 4%
Nota: prima della Brexit, il Regno Unito aveva l'8% degli stabilimenti europei sottoposti alla direttiva.
Principali categorie:
- produzione, fornitura e distribuzione di energia: 15%
- stoccaggio di carburante: 11%
- commercio all'ingrosso e al dettaglio: 9%
La Direttiva Seveso III svolge un ruolo fondamentale nel guidare l'UE verso l'obiettivo di inquinamento zero da incidenti industriali definito dal Green Deal europeo e dallo Zero Pollution Action Plan. Ciascuno Stato membro è tenuto a presentare alla Commissione una relazione sull'attuazione della Direttiva Seveso III ogni quattro anni: la prima ha riguardato il periodo 2015-2018, la seconda gli anni compresi tra il 2019 e il 2022.
La relazione sull'attuazione della Direttiva Seveso III è suddivisa in due parti: la prima descrive lo status quo, riassumendo le informazioni fornite dagli Stati membri sulle aree problematiche identificate. La seconda definisce le azioni previste dalla Commissione di concerto con gli Stati membri per migliorare il livello di sicurezza.Tra il 2019 e il 2022 il numero medio di incidenti industriali rilevanti è stato inferiore a 22, e gli impatti sono stati meno dannosi rispetto al passato. Come confronto, si consideri che nel periodo 2005-2022 gli incidenti rilevanti medi annui sono stati 30. "Anche un solo incidente è già troppo", riconosce la Commissione, e per questo l'Unione Europea si impegna a sostenere i Paesi membri nell'applicazione della Direttiva Seveso III in modo continuativo al fine di mantenere e migliorare ulteriormente la sicurezza industriale. "La sicurezza è più di un costo", spiega la Commissione, "è un investimento che va a vantaggio dell'intera società".
La Commissione intende impegnarsi sempre di più sul tema, così come previsto dai nuovi orientamenti politici del periodo 2025-2029 secondo cui la sicurezza degli impianti industriali è una priorità fondamentale.
Nella mutata situazione geopolitica e in un contesto in cui l'Europa si sta riscaldando due volte più velocemente della media globale, il nesso tra sicurezza, protezione e aspetti ambientali dell'adattamento ai cambiamenti climatici è una priorità assoluta per la Commissione per il periodo 2025-2029.
Verrà contestualmente intensificato lo sforzo nell'informazione e comunicazione al pubblico "per mantenere una cultura della sicurezza e facilitare risposte efficaci in caso di incidenti".
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