Il sistema sfrutta reti neurali e algoritmi avanzati per l’analisi di scatti ottenuti da satellite, rilevando discariche abusive in contesti urbani, industriali e rurali. Il tutto orbita attorno al dataset pubblico AerialWaste, il primo al mondo specializzato nel riconoscimento di accumuli di rifiuti: già scaricato oltre 6.500 volte da ricercatori internazionali, costituisce la base per l’addestramento dei modelli di machine learning.
A oggi Perivallon coinvolge 24 partner in 12 Paesi europei ed extra‑Ue, tra cui Fondazione Safe, Arpa Lombardia e il Nucleo Ecologico dei Carabinieri, e ha già avviato sperimentazioni su larga scala. In collaborazione con Arpa Lombardia, sono stati analizzati i dati di oltre cento Comuni: i tempi di indagine si sono drasticamente ridotti, consentendo interventi tempestivi e limitando il rischio di danni irreversibili all’ecosistema e alla salute pubblica.
Come spiegano Piero Fraternali e Giacomo Boracchi del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano:
Grazie all'intelligenza artificiale e all'analisi delle immagini satellitari, oggi possiamo individuare segnali di illegalità ambientale su vasta scala, con rapidità e precisione. Questi strumenti introducono un cambiamento di paradigma, rendendo possibili controlli sistematici del territorio a supporto delle forze dell'ordine e delle agenzie per l'ambiente.