Disney ha annunciato un nuovo aumento dei prezzi per il servizio Disney+ negli Stati Uniti, che entrerà in vigore dal 21 ottobre. Il piano con pubblicità salirà da 9,99 a 11,99 dollari al mese, mentre l’abbonamento Premium senza spot passerà da 15,99 a 18,99 dollari al mese. Anche l’abbonamento annuale subirà un incremento di 30 dollari, arrivando a 189,99 dollari. Aumenti previsti anche per i pacchetti che includono Hulu ed ESPN+, che nel nostro mercato di fatto non esistono.
Dal debutto nel 2019 al prezzo di 6,99 dollari al mese, Disney+ ha introdotto rialzi regolari: dicembre 2022, ottobre 2023 e ottobre 2024. Un trend che ha accompagnato la crescita del comparto streaming della compagnia, divenuto profittevole solo nel 2024. Tuttavia, c'è da dire che l’annuncio di quest’anno arriva in un momento delicato per l’azienda, come raccontano i fatti più recenti.
La società è infatti finita al centro di un caso mediatico dopo aver sospeso la produzione di Jimmy Kimmel Live! in seguito ai commenti del conduttore sull’attentato a Charlie Kirk. La decisione di rimuovere il programma aveva innescato forti critiche e richieste di boicottaggio delle piattaforme Disney. Dopo sei giorni, l'azienda ha fatto sapere che lo show sarebbe stato reintegrato a seguito di un confronto con Kimmel, ma l’episodio ha lasciato strascichi sulla reputazione.
Secondo la giornalista Marisa Kabas, la rapidità con cui Disney ha fatto marcia indietro potrebbe essere legata proprio al timore di un calo negli abbonamenti in vista dell’aumento dei prezzi. Un dirigente anonimo avrebbe riferito che “con le disdette già in corso, non potevano rischiare di perdere altri utenti”.
La situazione resta delicata e questi nuovi aumenti non possono che gravare negativamente sul quadro generale. Per il momento non ci sono annunci riguardo il nostro mercato, ma ne riparleremo nel caso in cui emergessero ulteriori dettagli.