La scintilla è nata da un dettaglio tecnico, in quanto minki ha notato che il contatore che gestisce la riproduzione delle demo interne non si azzera mai, nemmeno quando parte una nuova sequenza. Questo significa che, col passare del tempo, il numero continua a crescere fino a raggiungere un “overflow”, ossia un limite oltre il quale il gioco non riesce più a gestire i dati, e dunque incorre in un errore. Calcoli alla mano, questo punto critico sarebbe arrivato dopo circa due anni e mezzo di esecuzione continua. Per verificarlo, minki ha installato Doom su un piccolo PDA, alimentato in modo costante tramite una UPS collegata a un router. Dopo 2 anni e mezzo di funzionamento ininterrotto, la teoria si è confermata, visto che sullo schermo è comparso il messaggio “Fatal Error”.
Quello di Doom non è però un caso isolato, perché in realtà molti videogiochi degli anni ’90 nascondono bug che emergono solo dopo periodi impensabili di gioco continuo. Alcuni utenti, ad esempio, hanno raccontato che in Crash Bandicoot 3 il timer interno, che avanza 30 volte al secondo e si azzera solo alla morte del personaggio, va in overflow, anche qui, dopo circa 2 anni e mezzo. Il risultato è piuttosto curioso, in quanto i nemici che si muovono al contrario e trappole disattivate.