DOOM: The Dark Ages non è andato benissimo su PS5, a quanto pare

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HDblog.it May 23, 2025 · 2 mins read
DOOM: The Dark Ages non è andato benissimo su PS5, a quanto pare
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Nei giorni scorsi vi avevamo raccontato di come DOOM: The Dark Ages avesse "polverizzato" i numeri di DOOM Eternal, raggiungendo la soglia dei tre milioni di giocatori in appena cinque giorni, ben sette volte più in fretta rispetto al suo predecessore. Un traguardo che fa decisamente colpo, ma che nasconde più di qualche retroscena interessante.

Spesso, infatti, questa metrica, cioè il numero di giocatori raggiunti al lancio, viene sbandierata come nuovo parametro per misurare il successo di un videogioco. Peccato che, in realtà, giocatori “raggiunti” non significhi sempre conversione in vendite: basta un accesso istantaneo al gioco, magari un test rapido via Game Pass, e il conteggio sale senza che venga spesa una singola copia a prezzo pieno.

E proprio qui arriva il primo campanello d’allarme: Ampere Analysis, tramite The Game Business, ha scoperto che oltre 2 milioni dei tre milioni di avventurieri demoniaci al lancio erano su Xbox (Game Pass incluso), mentre su PS5 sono appena 500.000. Come se non bastasse, Ampere sottolinea che i giocatori su PC sono piuttosto pochi.

Viene da chiedersi: quante di quelle due milioni di partite Xbox corrispondono a un acquisto effettivo da 80€? Probabilmente poche, visto che gran parte del pubblico ha preferito l’abbonamento a Game Pass. Del resto lo stesso fenomeno lo abbiamo visto su Steam, dove il titolo ha raccolto opinioni positive ma ha stentato a superare i 31.000 giocatori contemporanei in mediana, un valore addirittura inferiore a quello di un Dragon Age: The Veilguard, titolo non proprio riuscitissimo e che ha venduto molto meno del previsto.

Prima di trarre conclusioni definitive, dovremo attendere i dati di vendita ufficiali di altre società o di Bethesda stessa, per avere un quadro completo. Eppure, come sottolinea anche la stessa The Game Business, proprio in questa era di servizi in abbonamento i numeri di lancio vanno presi con le pinze. Lo ha sottolineato anche il direttore creativo di Raccoon Logic, che ha pubblicato di recente Revenge of the Savage Planet, disponibile al lancio anche su Game Pass: il titolo ha sì, superato quota un milione di giocatori a meno di due settimane dal lancio, ma il team ha ammesso che un alto numero di accessi non si traduce per forza in un alto fatturato, anzi.

Non è un caso che anche Atomfall si sia vantato dei suoi numeri, con gran parte del bacino di giocatori, ovviamente, su Xbox Game Pass. E, in ambito Ubisoft, Assassin’s Creed Shadows ha superato il milione di utenti in breve tempo grazie anche all’abbonamento Ubisoft+, ma ciò non garantisce automaticamente un incasso proporzionale.

In definitiva, tre milioni di giocatori in cinque giorni rimangono un risultato di grande impatto mediatico, a cui Microsoft era di sicuro preparata, considerando che il binomio DOOM/Game Pass è davvero allettante. Ma il vero metro di giudizio sarà capire quanti di quegli utenti si trasformeranno in acquisti pieni e quanto il fenomeno Game Pass abbia portato guadagni ai singoli team. Perché, alla fine, il profitto rimane il miglior indicatore per misurare il vero successo di un titolo.