DuckDuckGo, arriva il filtro per escludere le immagini generate dall’AI

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HDblog.it Jul 20, 2025 · 2 mins read
DuckDuckGo, arriva il filtro per escludere le immagini generate dall’AI
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DuckDuckGo ha annunciato negli scorsi giorni l’arrivo di un filtro che blocca le immagini generate dall’intelligenza artificiale nei risultati di ricerca. Il filtro si basa su un elenco di siti noti per diffondere in modo massiccio questo tipo di contenuti: è una tecnica piuttosto rudimentale, se vogliamo, ma è molto diffusa anche nel mondo degli ad blocker come uBlock Origin. Di per sé funziona, ma inevitabilmente non riesce a essere particolarmente incisiva ed efficace nella rimozione di ogni traccia dell’AI dai risultati di ricerca.

DuckDuckGo è un motore di ricerca alternativo piuttosto piccolo che fa degli alti standard etici e morali nei confronti dell’utente uno dei principali fattori di differenziazione. Se Fairphone facesse un motore di ricerca, sarebbe DuckDuckGo, per capirci. La società, che è basata negli Stati Uniti, non è d’ufficio contro l'intelligenza artificiale, ma osserva che dovrebbe essere “privata, utile e opzionale”. Purtroppo le immagini e i testi generate da servizi come DALL-E, ChatGPT, Gemini e così via si sono diffuse su internet a macchia d’olio, tanto che ormai l’espressione “AI slop” (che potremmo tradurre come “sbobba AI”), evidentemente denigratorio, sta iniziando a prendere piede.

Per provare il nuovo filtro di DuckDuckGo è sufficiente fare una ricerca sul motore e dirigersi alla scheda Immagini. Il filtro per nascondere i contenuti generati dall’intelligenza artificiale sarà in bella vista nella parte alta della pagina. € possibile rendere sempre attivo il filtro AI dirigendosi nelle impostazioni. Contestualmente, il motore di ricerca ricorda che una funzionalità analoga è disponibile anche per le ricerche tradizionali basate sul testo. Basta dirigersi all’indirizzo speciale https://noai.duckduckgo.com.

Come accennavamo prima, la tecnica delle “blocklist”, così sono chiamate in gergo, ha limiti evidenti: queste liste sono generalmente aggiornate e mantenute individualmente (la principale implementata da DuckDuckGo, tra l’altro, che si chiama Huge AI Blocklist, è stata creata proprio dal team di uBlock Origin ed è open-source), e di fatto non fanno altro che bloccare i siti che contengono: è più realistico ipotizzare una riduzione, più o meno significativa (anche in base alla query, naturalmente) dei risultati AI invece che una totale eliminazione. È un buon primo passo, comunque, nella speranza che emergano tecniche più sofisticate - per esempio la lettura dei watermark o dei metadati, se tutti gli algoritmi Gen AI si accorderanno nell’implementarli.