Due sonde gemelle stanno per spiccare il volo verso Marte, pronte a scrivere un nuovo capitolo nell’esplorazione spaziale americana. Si tratta di ESCAPADE, acronimo di Escape and Plasma Acceleration and Dynamics Explorers, un progetto realizzato da Rocket Lab per conto della NASA. I due veicoli spaziali, soprannominati Blue e Gold, sono arrivati nei giorni scorsi al Kennedy Space Center in Florida, dove inizieranno le ultime fasi di test e integrazione con il nuovo razzo di Blue Origin, il New Glenn. Il lancio è previsto non prima di questo autunno e rappresenterà la seconda missione operativa del gigantesco vettore alto 98 metri.
La particolarità di questa missione non sta solo negli obiettivi scientifici, ma anche nel modo in cui è stata costruita: Rocket Lab, azienda californiana conosciuta soprattutto per i lanci con il suo vettore Electron, ha completato lo sviluppo dei due satelliti interplanetari in appena tre anni e mezzo, rispettando tempistiche e costi fissati dalla NASA, circa 76 milioni di euro. Un traguardo non scontato in un settore dove ritardi e sforamenti di budget sono all’ordine del giorno. Peter Beck, fondatore e CEO di Rocket Lab, ha sottolineato come questo progetto dimostri la capacità di passare dall’idea alla realtà in tempi estremamente rapidi.
ESCAPADE rientra nel programma SIMPLEx (Small Innovative Missions for Planetary Exploration) della NASA, che mira a portare avanti missioni a basso costo ma ad alto rendimento scientifico. Blue e Gold orbiteranno intorno a Marte seguendo traiettorie ellittiche per osservare il modo in cui l’atmosfera del pianeta interagisce con il vento solare. Strumenti come magnetometri, analizzatori elettrostatici e sonde di Langmuir permetteranno di misurare campi magnetici, ioni ed elettroni, raccogliendo dati cruciali su come Marte abbia perso gran parte della sua atmosfera nel corso di miliardi di anni.
Un altro elemento interessante riguarda il profilo di volo. Il decollo avverrà al di fuori delle tradizionali finestre di trasferimento verso Marte, che si aprono ogni 26 mesi per consentire viaggi più brevi ed efficienti. ESCAPADE percorrerà invece una rotta alternativa, con una crociera di circa 22 mesi, raggiungendo il Pianeta Rosso solo nella seconda metà del 2027. Una scelta resa possibile dalla potenza del New Glenn, che dopo il debutto riuscito lo scorso gennaio si appresta ad affrontare la sua seconda prova con un carico particolarmente ambizioso.
Una volta in orbita, la gestione della missione passerà al Space Sciences Laboratory dell’Università della California a Berkeley, che coordinerà le operazioni scientifiche. Con ESCAPADE, la NASA punta a ottenere dati preziosi sul clima spaziale marziano, informazioni che potrebbero rivelarsi decisive anche per le future missioni con equipaggio.