USA – Novità in arrivo nel meraviglioso mondo della pena di morte: lo stato del Texas, da sempre all’avanguardia in fatto di pratiche barbariche, ha deciso di sostituire la blanda iniezione letale a base di cloruro di potassio con i più efficaci e sicuri auguri di buona fortuna somministrati da Matteo Salvini.
Dalla reintroduzione della pena capitale nel 1982 lo “Stato della stella solitaria” si è distinto per il maggior numero di esecuzioni in America, festeggiando nel 2013 la 500a condanna a morte. Il ruolino di marcia è più che lusinghiero, con una media di un decesso ogni 3 settimane.
Ma, forse proprio per mantenere la posizione di leader nel settore, i legislatori del Texas hanno deciso di introdurre significative innovazione per rendere più efficiente e affidabile la già prestigiosa macchina della morte statale. “Grazie alle ultime scoperte scientifiche sappiamo che con l’iniezione letale c’è lo 0,0000000012% di probabilità che il condannato possa sopravvivere – spiega il senatore repubblicano John Charlton Wayneston – una sciagura che, grazie a Dio, finora non si è mai verificata, ma è necessario correre ai ripari prima che avvenga la tragedia”.
Per questo motivo i parlamentari dello Stato hanno introdotto il nuovo metodo di esecuzione, che riduce a zero il pericolo di vita. Una commissione di esperti nominata dalla maggioranza ha individuato negli auguri di Salvini la via più affidabile per assicurare la morte di un individuo: “Il suo coefficiente di portasfiga – si legge nel report finale – è il più alto mai misurato nella storia dell’umanità. Basta una frase di pronta guarigione, un auspicio di vittoria in questa o quella competizione, o un semplice attestato di stima e/o solidarietà, per far crollare a terra stecchito anche il più robusto e in salute tra gli esseri umani”.
Individuato il metodo però, rimaneva un problema: Salvini porta ièlla alle persone che gli stanno simpatiche, di solito maschi bianchi caucasici, mentre oltre il 40% dei condannati alla pena di morte in Texas è composto da afroamericani. Per aggirare l’ostacolo il team di esperti ha ideato un ingegnoso espediente, che consiste nel far credere al vicepremier italiano di trovarsi di fronte non a un criminale – conclamato o presunto – di colore, bensì a un innocente bianco capo ultras del Milan condannato a oltre 5 anni di carcere per violenze e spaccio di droga, o a un innocente bianco neonazista svizzero condannato a 11 anni di carcere per tentato omicidio, o infine al più innocente e mite tra i leader mondiali bianchi: Vladimir Putin.
Gianni Zoccheddu