Ancora brutte notizie lato gaming, in particolare dal versante supereroi, poiché il gioco Black Panther di EA è stato cancellato. Non è il primo ad essere stato stroncato nel 2025 prima ancora che vedesse un minimo di luce, visto che lo stesso destino ha colpito Wonder Woman di Warner Bros. Games e Monolith Productions, il team che aveva dato i natali a quei due grandi titoli di La Terra di Mezzo: L'Ombra di Mordor e L'Ombra della Guerra.
Ritornando alla notizia, secondo quanto riportato da IGN, EA ha annunciato la cancellazione di Black Panther tramite un'email ai dipendenti. IGN riporta anche che lo studio dietro al progetto, Cliffhanger Games, è stato chiuso. Ironia della sorte, Cliffhanger Games era un nuovo team di sviluppo creato per realizzare Black Panther e gestito da Kevin Stephens, che in passato era a capo proprio dello studio Monolith Productions.
Black Panther sarebbe dovuto essere un videogioco per giocatore singolo con una narrazione originale, sviluppato in collaborazione con Marvel Games, del quale però non si sa null'altro dal suo annuncio avvenuto nel 2023. Tra l'altro, EA e Marvel avevano annunciato un accordo di partnership per tre giochi nel 2022. Oltre a Black Panther, gli altri due giochi nell'accordo erano un titolo di Iron Man attualmente in produzione presso Motive Studio e un gioco d'azione non annunciato: è difficile stabilire che fine faranno questi titoli, considerando la situazione, ma le prospettive non sono affatto rosee al momento.
L'unico progetto supereroistico che sembra prossimo all'uscita, e che guarda caso avrà come protagonista anche Black Panther, è in lavorazione presso Skydance New Media: Amy Hennig (nota ai più per il lavoro in Naughty Dog) e il suo team stanno lavorando a Marvel 1943: Rise of Hydra, che include Capitan America e Black Panther come personaggi giocabili, anche se è notizia recente che il titolo è stato rinviato ai primi mesi del 2026 e, incredibilmente, non è ancora emerso un gameplay ufficiale.
Il tutto avviene in un contesto burrascoso per EA, dai licenziamenti, che hanno interessato tra i 300 e i 400 dipendenti, alla manovra RTO (Recent Time To Work), che richiede ai dipendenti di presentarsi sul posto almeno tre giorni a settimana.