Se la robotica umanoide sembra essere un lusso ancora riservato a colossi industriali e multinazionali con budget miliardari, un piccolo gruppo di innovatori sta cercando di cambiare le regole del gioco. Direttamente da un garage di Palo Alto, che funge sia da laboratorio che da abitazione, il team di K-Scale Labs, guidato dal CEO Benjamin Bolte, sta lavorando senza sosta a un progetto davvero particolare.
Da questa fucina di idee e determinazione è nato K-Bot, un robot umanoide presentato come una piattaforma personale e open-source. L'obiettivo non è solo creare un prodotto, ma un intero ecosistema condivisibile.
Immaginate un assistente capace di preparare il pane tostato per la colazione mentre vi preparate per uscire, o di passare lo straccio sui pavimenti, alleggerendo il carico delle faccende domestiche. Questo è il futuro che K-Scale Labs vuole costruire.
La loro visione ha convinto anche un acceleratore di startup del calibro di Y Combinator, che ha deciso di sostenere il progetto. Il percorso è già tracciato: il rilascio iniziale di K-Bot è previsto per novembre 2025. In questa prima fase, il robot sarà dotato di funzioni di base come locomozione, controllo dell'equilibrio e la capacità di rispondere a comandi vocali e a set di istruzioni predefinite tramite un'app. L'ambizione, però, guarda molto più lontano, puntando a una piena autonomia entro giugno 2028, con meno di un intervento umano necessario al giorno.
Il K-Bot è stato progettato per essere pratico e funzionale. Con un'altezza di 1,4 metri e un peso di 34 kg, è in grado di maneggiare un carico utile massimo di 10 kg. La sua dotazione tecnologica include una suite di sensori e calcolo modulare e aggiornabile, con telecamere RGB, visione stereoscopica e un campo visivo ultra-ampio, affiancate da microfoni a lunga distanza e altoparlanti stereo. La batteria garantisce un'autonomia di circa 4 ore.