Effettuata la prima eclissi artificiale in orbita: il Sole come mai visto prima

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HDblog.it Jun 19, 2025 · 2 mins read
Effettuata la prima eclissi artificiale in orbita: il Sole come mai visto prima
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Da sempre il Sole nasconde tanti segreti ai nostri ricercatori, ma uno di quelli più affascinanti riguarda la sua parte più esterna e sfuggente: la corona. Si tratta di un alone di plasma incredibilmente caldo, misteriosamente a temperature più elevate rispetto alla superficie solare stessa, visibile a occhio nudo dalla Terra solo per i pochi, fugaci istanti di un'eclissi totale.

Studiarla è fondamentale per comprendere i meccanismi che generano il vento solare e le tempeste geomagnetiche, fenomeni che possono avere un impatto diretto sulle nostre tecnologie, dalle comunicazioni alle reti elettriche. Proprio per superare i limiti delle osservazioni terrestri e la rarità delle eclissi naturali, l'Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha dato vita a un'impresa tecnologica senza precedenti. La missione Proba-3 ha infatti messo in scena la prima, perfetta eclissi solare artificiale nello spazio.

Possiamo vederla a seguire nelll'imagie condivisa dall'agenzia, poi spieghiamo meglio come è stato possibile arrivare a questo risultato, figlio di un'ingegnosa e avveniristica soluzione aerospaziale.

Immaginate due satelliti impegnati in una danza orbitale di altissima precisione, mantenendo una distanza costante di 150 metri l'uno dall'altro con un margine di errore di pochi millimetri. Uno dei due veicoli, l'Occultatore, posiziona il suo scudo da 1,4 metri in modo da bloccare la luce accecante del disco solare, proiettando un'ombra ampia appena 8 centimetri sul suo compagno, il Coronografo.

Questo secondo satellite può così fotografare l'atmosfera solare con una chiarezza e un livello di dettaglio finora impensabili. Il suo strumento ottico, ASPIICS, dotato di un'apertura di 5 centimetri, riesce a osservare le regioni della corona molto più vicine alla superficie della stella di quanto sia mai stato possibile.

Questa configurazione permette di generare un'eclissi su richiesta, della durata massima di sei ore e ripetibile ogni 19,6 ore, un enorme passo avanti rispetto ai pochi minuti offerti dagli eventi naturali. Le prime immagini catturate hanno già generato un grandissimo entusiasmo tra le comunità scientifica, mostrando dettagli della corona interna con livelli di luce parassita estremamente bassi. Sebbene la missione sia ancora in fase di calibrazione, il sistema di volo in formazione ha già dimostrato di poter funzionare in modo autonomo, un obiettivo chiave per il futuro delle operazioni.

Questo flusso costante di dati, raccolto anche da altri strumenti a bordo come il radiometro DARA, che misura l'energia totale del Sole, alimenterà e affinerà i modelli informatici, aiutandoci a prevedere con maggiore accuratezza il comportamento della nostra stella.