Elon Musk torna a far discutere per le sue prese di posizione su X. Il miliardario ha infatti chiamato in causa direttamente Satya Nadella, CEO di Microsoft, chiedendogli chiarimenti riguardo a una serie di post pubblicati da dipendenti di Blizzard Entertainment, lo studio di videogiochi controllato dal colosso di Redmond. Alcuni sviluppatori, secondo quanto riportato da thread circolati online, avrebbero criticato apertamente Charlie Kirk dopo la sua morte, con toni giudicati da Musk irrispettosi.
L’imprenditore ha rilanciato sui suoi profili social alcuni screenshot raccolti da un utente, in cui comparivano nomi e frasi attribuite a dipendenti Blizzard. “Che cosa sta succedendo qui, @satyanadella?”, ha domandato Musk, sottolineando in un altro post: “Queste persone lavorano per Microsoft”.
Il caso si inserisce in un clima già teso negli Stati Uniti. Alcuni esponenti del Partito Repubblicano hanno avviato una campagna di pressione contro chiunque abbia espresso soddisfazione per la morte di Kirk o lo abbia criticato duramente. Il deputato repubblicano Clay Higgins ha dichiarato di voler usare la propria influenza politica per spingere le piattaforme digitali a bannare a vita ogni utente che avesse pubblicato commenti offensivi in merito all’assassinio del fondatore di Turning Point USA.
A dare ulteriore visibilità alla vicenda è stato Mark Kern, ex sviluppatore di Blizzard molto attivo su X con posizioni politiche vicine alla destra statunitense. Kern ha condiviso il thread con le presunte frasi dei dipendenti e ha accusato gli ex colleghi di “infangare” la memoria di Kirk. Musk, a sua volta, ha ripreso il post alimentando il dibattito.
Microsoft, senza menzionare direttamente Musk, ha diffuso un comunicato ufficiale dal proprio account principale.
“Siamo a conoscenza delle opinioni espresse da una piccola parte dei nostri dipendenti riguardo ai recenti eventi. Prendiamo queste questioni molto seriamente e stiamo valutando caso per caso. Commenti che celebrano la violenza contro chiunque non sono accettabili e non riflettono i nostri valori”
L’azienda ha precisato che eventuali provvedimenti saranno valutati internamente, ma non ha confermato la presenza di messaggi che incitino o approvino l’omicidio di Kirk.
Per ora Nadella non ha risposto personalmente a Musk, che però ha ottenuto ancora una volta l’effetto di accendere il riflettore su un tema delicato come la libertà di espressione.
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