Elon Musk punta a Marte nel 2026: “Chance al 50%, ma ci proviamo”

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HDblog.it Jun 02, 2025 · 2 mins read
Elon Musk punta a Marte nel 2026: “Chance al 50%, ma ci proviamo”
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Se da un lato i test del colossale razzo Starship proseguono tra successi parziali e problemi tecnici, Elon Musk continua a guardare verso Marte. Il fondatore di SpaceX ha recentemente rilasciato un aggiornamento video dalla Starbase in Texas, confermando l’obiettivo di tentare un lancio verso il Pianeta Rosso già nel 2026. Tuttavia, Musk stesso ammette che le probabilità di riuscita sono, al momento, solo del 50%.

Il programma prevede l’utilizzo della versione 3 di Starship, che sarà leggermente più alta dell’attuale modello, raggiungendo un’altezza di 124,4 metri una volta completamente assemblata con il suo booster Super Heavy. Questo razzo, il più potente mai costruito, è progettato per essere completamente riutilizzabile: una caratteristica fondamentale per contenere i costi e rendere possibile un traffico spaziale sostenuto tra la Terra e Marte.

Durante il nono volo di test avvenuto il 27 maggio, Starship ha raggiunto lo spazio ma ha perso il controllo poco dopo, precipitando nell’Oceano Indiano. Nonostante questo ennesimo imprevisto — preceduto da esplosioni nelle missioni di gennaio e marzo — Musk ha sottolineato i progressi compiuti e l’enorme quantità di dati raccolti, indispensabili per migliorare i lanci futuri.

Il prossimo grande traguardo sarà il lancio di Starship V3 entro la fine del 2025. Se la finestra di opportunità del 2026 verrà sfruttata, SpaceX conta di inviare fino a cinque veicoli Starship verso Marte, senza equipaggio umano ma con a bordo dei robot umanoidi chiamati Optimus, quelli prodotti da Tesla che spesso vi mostriamo in azione in diverse attività. Questi automi, secondo Musk, potranno muoversi sul suolo marziano e svolgere i primi compiti esplorativi. L’immagine di uno di loro che cammina sul pianeta rosso, ha dichiarato Musk, “sarebbe epica”.

Il vero nodo tecnologico da sciogliere rimane il rifornimento in orbita terrestre. Questa fase è essenziale per permettere ai razzi di caricare tutto il carburante necessario per raggiungere Marte senza compromettere la capacità di trasporto. “Se riusciamo a padroneggiare il rifornimento orbitale, abbiamo delle buone chance”, ha spiegato Musk. In caso contrario, la missione del 2026 rischia di saltare.

Guardando oltre, il piano prevede una crescente attività su Marte nei lanci successivi, tra il 2028 e il 2029. Una ventina di veicoli potrebbero raggiungere il pianeta per trasportare infrastrutture e, se i primi sbarchi avranno successo, anche esseri umani. Il sito prescelto per i primi insediamenti sarebbe Arcadia Planitia, una pianura vulcanica nell’emisfero nord di Marte, con accesso a ghiaccio d’acqua e condizioni favorevoli per l’atterraggio.

A lungo termine, Musk immagina una vera e propria città autonoma, abitata da oltre un milione di persone e alimentata da migliaia di voli Starship durante ogni finestra di lancio biennale. Il sogno è quello di dare vita a una nuova civiltà, indipendente dalla Terra e pronta a riscrivere le regole del vivere insieme su un altro pianeta.

Per ora, però, il prossimo passo resta il volo del nuovo Starship, atteso entro dicembre. Se tutto andrà secondo i piani, il primo piccolo passo verso una presenza stabile su Marte potrebbe avvenire già tra poco più di un anno. Ma, come lo stesso Musk ha detto, sarà necessaria anche una buona dose di fortuna.