L'Unione Europea ha obiettivi ambiziosi in tema di energia offshore, ossia quello di raggiungere ben 360 GW di impianti rinnovabili in mare entro il 2050. Un traguardo verde che, seppur fondamentale per la transizione energetica, presenta sfide complesse e sempre più transfrontaliere.
Per mettere ordine in questo scenario, ENTSO-E, l'associazione che riunisce 40 gestori dei sistemi di trasmissione elettrica di 36 paesi europei, ha elaborato la sua "Offshore Roadmap". Questo documento individua sei aree prioritarie e delinea i prossimi passi per adattare le regole del mercato elettrico, le operazioni di sistema e i quadri di sviluppo infrastrutturali.
ZONE DI OFFERTA OFFSHOREL'espansione dei sistemi energetici interconnessi in mare richiede un'integrazione efficiente nel quadro operativo e di mercato esistente. Con l'introduzione di nuovi componenti di rete in corrente continua ad alta tensione (HVDC) e l'operatività basata anche su aree non sincrone, è cruciale coordinare le aree operative e di mercato per le zone di offerta offshore (OBZ) e i sistemi ibridi (che collegano i parchi offshore alle reti onshore).
ENTSO-E mira a stabilire un quadro operativo che soddisfi i requisiti tecnici e operativi delle OBZ, garantendo al contempo la sicurezza del sistema. Una OBZ è una regione di prezzo separata all'interno di un mercato elettrico europeo, specificamente pensata per i centri energetici marini.
GESTIONE DEGLI SQUILIBRILe prime OBZ, come i progetti LionLink, Bornholm Energy Island e Princess Elisabeth Island, saranno dominate dall'eolico, con una domanda molto limitata o assente e, di conseguenza, poca o nessuna inerzia. Questo rende fondamentale la gestione degli squilibri di potenza offshore, che dovranno probabilmente essere trasferiti immediatamente alle aree onshore vicine, ad esempio tramite i sistemi HVDC.
ENTSO-E sottolinea la necessità di sviluppare un concetto tecnico, criteri di allocazione e un meccanismo per integrare queste zone nel processo di contenimento della frequenza (FCP) di una o più aree sincrone terrestri connesse. Le OBZ saranno considerate aree di prezzo di squilibrio, e i parchi eolici offshore saranno assegnati a parti responsabili del bilanciamento (BRP).
COME PREVENIRE LE PERDITE DI POTENZASenza misure preventive, le aree concentrate di generazione energetica in mare, insieme alle interconnessioni ibride e alle reti offshore più complesse, aumenteranno il rischio di improvvise e significative perdite di potenza, anche a causa di fenomeni meteorologici estremi come fulmini o forti tempeste.
Per contrastare ciò, ENTSO-E guarda a nuove tecnologie. I Sistemi di Monitoraggio ad Ampia Area (WAMS), i sistemi di accumulo, la capacità di "grid forming" (ovvero la capacità di un impianto di stabilizzare la frequenza e la tensione della rete) e i compensatori sincroni con volani aggiuntivi saranno alleati preziosi per la stabilità della rete.
STABILITA DEL SISTEMALa perdita di inerzia nei sistemi elettrici dominati da rinnovabili e HVDC aumenta il rischio di squilibri di frequenza. Per questo, ENTSO-E promuove il grid forming dei moduli di generazione di potenza e dei sistemi HVDC. Nuove normative di connessione alla rete per i generatori nei codici RfG 2.0 e HVDC 2.0, attualmente in fase di finalizzazione, supporteranno ulteriormente l'integrazione della generazione offshore.
L’associazione propone disposizioni specifiche per i requisiti tecnici e gli schemi di conformità e invita ad accelerare i tempi per l'entrata in vigore di tali modifiche. Inoltre, sta valutando la resilienza del sistema in caso di scissione dell'Area Sincrona dell'Europa Continentale.