Energia pulita dal sottosuolo: il progetto che punta a cambiare la geotermia

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HDblog.it Sep 19, 2025 · 2 mins read
Energia pulita dal sottosuolo: il progetto che punta a cambiare la geotermia
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Una startup canadese ha ottenuto un importante sostegno finanziario per mettere alla prova una tecnologia geotermica decisamente promettente negli Stati Uniti. Rodatherm Energy Corporation, con sede in Alberta, ha chiuso un round di investimenti da 38 milioni di dollari, guidato da TDK Ventures, il fondo di capitale di rischio di TDK Corporation, per realizzare il suo primo impianto pilota nello Utah. L’obiettivo è dimostrare la validità economica ed energetica di un sistema geotermico a circuito chiuso, completamente sigillato, che promette di produrre energia pulita senza perforare rocce calde né utilizzare acqua.

Questa tecnologia, denominata Advanced Geothermal System (AGS), si presenta come una sorta di enorme pompa di calore sotterranea. A differenza degli impianti tradizionali, che sfruttano serbatoi geotermici naturali e necessitano di processi invasivi come fratturazioni idrauliche o prelievo di falde acquifere, l’AGS funziona con un fluido di lavoro isolato dal sottosuolo. Questo fluido circola all’interno di un circuito pressurizzato che trasferisce calore tramite conduzione e convezione, per poi alimentare direttamente una turbina di superficie. Secondo l’azienda, il sistema risulta fino al 50% più efficiente rispetto ai cicli binari convenzionali e utilizza cinque volte meno fluido.

La novità risiede anche nella scelta del contesto geologico: i bacini sedimentari, spesso ignorati dalle tecniche geotermiche classiche perché considerati meno promettenti. Qui il calore viene catturato senza rischi di contaminazione ambientale, senza consumo di acqua dolce e con un’impronta a terra ridotta. Un approccio che potrebbe rendere disponibile la geotermia in territori finora esclusi da questa fonte rinnovabile.

Il presidente di TDK Ventures, Nicolas Sauvage, ha definito l’investimento un impegno verso “tecnologie trasformative capaci di rispondere a sfide globali di gradne importanza, come l’urgenza di un’energia pulita e accessibile”. Il progetto pilota nello Utah servirà a verificare non solo la sostenibilità economica, ma anche la durata nel tempo e la capacità di generare elettricità programmabile, cioè disponibile quando serve, e questo si è storicamente dimostrato un aspetto spesso critico per le rinnovabili intermittenti come eolico e solare.

Rodatherm sottolinea che il sistema è progettato per funzionare per decenni con interventi di manutenzione ridotti, e mira a dimostrare che la geotermia, in questa nuova configurazione, può diventare una fonte di energia di base stabile, integrando il mix energetico in maniera più flessibile e sicura. L’investimento è arrivato attraverso il fondo Fund EX1 da 150 milioni di dollari (circa 140 milioni di euro) che TDK Ventures dedica a progetti legati alla transizione energetica e alla decarbonizzazione in Nord America ed Europa.