"La spesa dei consumatori per le piattaforme in abbonamento è in crescita, per cui, nonostante il malcontento degli sviluppatori - o almeno di alcuni - sia Sony che Microsoft hanno ragione di continuare a investire sui propri servizi in abbonamento."
Sono interessi diversi.
Microsoft e Sony vendono servizi, quindi per loro è vantaggioso. Ma chi crea i contenuti per quei servizi la pensa diversamente, solo che rischia di essere schiacciato dalle pressioni di Microsoft e Sony stesse, che se ne fregano degli interessi degli sviluppatori.
L'inevitabile risultato di un mercato che tende ad un modello stile Netflix sarà quello di produrre vagonate di contenuti mediocri e riempitivi, con pochissimi titoli all'altezza. Così da massimizzare i guadagni dai giocatori dalle basse aspettative dando contenini periodici a chi chiede di più. Oltre a questo potrebbero anche moltiplicarsi pratiche già deprecabili, come acquisti in-game, pass stagionali e compagnia bella, che sono già terribili ora, figuriamoci in un servizio in abbonamento.
Vash 3rr0rMi sono sempre chiesto infatti, quale fosse il guadagno per chi crea il gioco. Ma è un dubbio in realtà molto lecito e a cui tutti abbiamo pensato. Arriva qualche conferma che il modello dell' abbonamento probabilmente aiuta a fidelizzare ( leggasi: schiavizzare) gli utenti a usufruire dei servizi di una sola determinata piattaforma, ma almeno nel mondo dei videogiochi che seppur simile al mondo dei film ha alcune differenze in termini di sviluppo e investimento, l'idea funziona esclusivamente per il proprietario della piattaforma e poco per gli altri. Temo che nel futuro questo condizionerà sempre di più la qualità delle nuove IP.