Farmaci dallo spazio: Varda ottiene 173 milioni di euro di finanziamento

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HDblog.it Jul 12, 2025 · 2 mins read
Farmaci dallo spazio: Varda ottiene 173 milioni di euro di finanziamento
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La nuova frontiera dell'industria farmaceutica non si trova in un laboratorio terrestre, ma a centinaia di chilometri sopra le nostre teste, in orbita bassa. A guidare questa trasformazione è Varda Space Industries, una startup californiana che ha appena ottenuto un'enorme spinta per accelerare i suoi piani. L'azienda ha annunciato la chiusura di un round di finanziamento da 173 milioni di euro, che porta la sua raccolta totale a circa 305 milioni di euro (329 milioni di dollari). L'operazione, guidata da Natural Capital e Shrug Capital, ha visto la partecipazione di investitori di primo piano come il miliardario Peter Thiel, Lux Capital e il Founders Fund, segnalando una forte fiducia nel potenziale della produzione spaziale.

Ma perché produrre farmaci nello spazio? La risposta è nella microgravità. In assenza della costante attrazione gravitazionale terrestre, i processi di cristallizzazione dei principi attivi avvengono in modo differente. Le molecole possono organizzarsi in strutture più ordinate e stabili, dando vita a formulazioni farmaceutiche che sul nostro pianeta sarebbero irrealizzabili. Un esempio concreto arriva da studi precedenti condotti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, dove i ricercatori della Merck ottennero una versione più stabile del pembrolizumab, il principio attivo di un noto farmaco antitumorale, il Keytruda. È questa la base scientifica su cui Varda sta costruendo la sua intera operatività.

Varda Space ha già dimostrato di poter trasformare questa teoria in pratica. Si è affermata come la prima azienda a processare materiali in orbita al di fuori della Stazione Spaziale Internazionale, segnando l'inizio di una potenziale espansione commerciale nella bassa orbita terrestre. L'azienda ha già all'attivo tre missioni di successo, con una quarta capsula attualmente in orbita e una quinta in programma entro la fine dell'anno. Durante la sua missione inaugurale, W-1, Varda è riuscita a coltivare cristalli di ritonavir, un farmaco impiegato nelle terapie anti-HIV.

Con i nuovi capitali, l'obiettivo è aumentare il ritmo delle missioni e puntare alla produzione su larga scala. Secondo Delian Asparouhov, cofondatore dell'azienda, le attuali capsule sono progettate per riportare a Terra circa 50 chilogrammi di principio attivo, una quantità che per alcuni farmaci specifici può costituire un intero lotto di produzione trimestrale.

A guidare il progetto insieme ad Asparouhov c'è Will Bruey, un ex ingegnere avionico di SpaceX, il cui background garantisce una solida competenza aerospaziale. Per supportare l'espansione, Varda ha anche inaugurato un nuovo laboratorio a El Segundo, in California, che sarà dedicato al miglioramento delle formulazioni di farmaci biologici attraverso la cristallizzazione.