Ferrovie dello Stato sta valutando l'impiego della tecnologia satellitare di Starlink per migliorare la connettività a bordo dei treni dell'Alta Velocità. Dopo le prime indiscrezioni, è stato il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, a ufficializzare la notizia nel corso di un'intervista al Festival dell'Economia di Trento, confermando che è in corso una sperimentazione con due fornitori, uno dei quali è proprio l'azienda fondata da Elon Musk.
TECNOLOGIA SATELLITARE PER L'ALTA VELOCITÀSecondo quanto riportato, il ministro Salvini ha ricordato come una delle sue prime richieste ai vertici di Ferrovie fosse quella di rendere disponibile una connessione continua lungo tutta la tratta Milano-Roma. In questa prospettiva, FS avrebbe scelto due soggetti per testare la copertura satellitare, e tra questi figura Starlink, ritenuto uno dei pochi in grado di offrire un servizio stabile e capillare. Il sistema consiste nell'installazione della tipica ‘tavoletta' di Starlink sul tetto dei vagoni, in grado di ricevere il segnale dai satelliti e convertirlo in connettività Wi-Fi per i passeggeri. Lo stesso principio può essere esteso anche alle stazioni più isolate.
Ferrovie dello Stato ha confermato che sono in corso valutazioni su "possibili esperimenti che possano coinvolgere i satelliti Starlink per progetti delle società del gruppo". Il gruppo sta infatti investendo nel potenziamento della connettività a bordo con l'obiettivo di migliorare l'esperienza di viaggio dei passeggeri, e attualmente si affida già a fornitori come Icomera, che ha integrato Starlink nei propri sistemi.
NON MANCANO LE CRITICHESe da un lato Salvini si è detto favorevole a un eventuale accordo, qualora la sperimentazione abbia esito positivo, dall'altro non sono mancate reazioni critiche. Secondo il leader dei Verdi, Angelo Bonelli, l'Italia rischia di diventare "una colonia tecnologica americana". Critiche anche dai senatori del Partito Democratico, Lorenzo Basso e Antonio Nicita, che hanno ironizzato sull'interesse del ministro per Musk, sostenendo che la sperimentazione somigli a "un regalo" a Starlink.
Il ministro dei Trasporti ha replicato dal palco del Teatro Sociale di Trento, liquidando le critiche come le "solite polemiche del Pd" e affermando: "Se Musk aspetta che a fargli dei regali sia Salvini, allora è messo male".
UNA SFIDA TECNOLOGICA E INFRASTRUTTURALEIl tema della connettività a bordo dei treni ad Alta Velocità è da tempo al centro del dibattito, complici le difficoltà tecniche dovute alla velocità dei convogli e alla copertura discontinua della rete mobile tradizionale. La possibilità di sfruttare connessioni satellitari, come quelle offerte da Starlink, rappresenta quindi un'evoluzione potenzialmente significativa, soprattutto in un'ottica di continuità del servizio e qualità della connessione lungo l'intero tragitto.
Il sistema sperimentato permetterebbe non solo di servire i convogli in movimento ma anche di raggiungere aree remote e stazioni secondarie con infrastrutture digitali carenti, ampliando il raggio d'azione della rete ferroviaria digitale nazionale. La scelta finale spetterà comunque a Ferrovie dello Stato, che valuterà i risultati delle prove attualmente in corso prima di procedere con eventuali accordi.
STARLINK ANCHE PER MARINA E AERONAUTICAIl progetto delle Ferrovie non è isolato. Diversi ministeri del governo Meloni stanno valutando, o hanno già avviato, sperimentazioni con la tecnologia Starlink in altri ambiti strategici. È il caso della Marina Militare, che ha installato una delle antenne di Musk sulla nave Amerigo Vespucci, ufficialmente per garantire connessioni internet di supporto agli equipaggi. Un utilizzo definito "civile" e ricondotto nell'ambito del welfare del personale, così da aggirare il blocco istituzionale imposto da tempo dal Quirinale.
Anche l'Aeronautica starebbe valutando l'impiego del sistema su navi e aerei militari, inclusi i caccia F-35, mentre la Farnesina ha già in corso sperimentazioni in alcune sedi diplomatiche estere — tra cui Uagadugu, Dhaka, Beirut, Teheran e Bamako — come confermato in Senato dal ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani.
Queste iniziative si muovono in autonomia rispetto a un eventuale accordo organico con SpaceX, bloccato da tempo per le "perplessità" espresse dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in particolare sul tema della sovranità nazionale in materia di comunicazioni strategiche. Il Consiglio Supremo di Difesa, presieduto dallo stesso Capo dello Stato, avrebbe recentemente riesaminato la questione, senza però assumere una posizione di chiusura definitiva.