Fibra ottica sottomarina e AI utilizzati per prevedere terremoti

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HDblog.it Aug 06, 2025 · 1 min read
Fibra ottica sottomarina e AI utilizzati per prevedere terremoti
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L'area del Pacifico Nordoccidentale, uno dei territori più sismicamente attivi degli Stati Uniti, è dotata di oltre 600 stazioni di monitoraggio terrestre che raccolgono dati utili per studiare i fenomeni tettonici e vulcanici, compresi i terremoti. Queste informazioni sono fondamentali per comprendere meglio le faglie della regione e alimentano sistemi di allarme anticipato che possono offrire alla popolazione preziosi secondi per prepararsi in caso di disastri naturali. Tuttavia, una minaccia si trova a molte miglia dalla costa, quella della zona di subduzione della Cascadia, dove la placca di Juan de Fuca scorre sotto la placca nordamericana, rappresentando una delle principali fonti di rischio sismico.

Il monitoraggio delle attività sismiche sul fondo oceanico è da sempre complicato: i metodi tradizionali spesso non garantiscono dati sufficientemente dettagliati per analisi approfondite. Da qui nasce la sperimentazione con la tecnologia Distributed Acoustic Sensing (DAS), che permette di rilevare le vibrazioni del fondo marino grazie ai cavi in fibra ottica preesistenti. Questi cavi, originariamente progettati per le telecomunicazioni, possono essere utilizzati per captare le onde sismiche, anche quelle generate da terremoti distanti e poco intensi che, altrimenti, passerebbero inosservati. L'impiego dell'intelligenza artificiale consente poi di analizzare enormi quantità di dati raccolti, in modo da facilitare l'identificazione di fenomeni sismici remoti.