A 16 chilometri al largo delle coste dell’Occitania è stato completato il primo parco eolico galleggiante “nature-inclusive” al mondo. Si chiama Éoliennes Flottantes du Golfe du Lion (EFGL) ed è composto da tre turbine da 10 megawatt montate su fondazioni galleggianti, assemblate al porto di Port-La Nouvelle e poi trainate fino alla loro posizione definitiva. Il progetto, realizzato da Ocean Winds, è di grande importanza per l’eolico offshore in acque profonde, un settore che fino a oggi aveva incontrato limiti tecnologici e logistici.
Con i lavori di connessione alla rete elettrica gestiti da RTE ormai alle battute finali, EFGL è pronto a fornire energia pulita a circa 50.000 persone ogni anno. Ma ciò che rende unico questo parco non è solo la potenza installata: insieme alle turbine sono stati posizionati in mare anche i cosiddetti “Biohut”, strutture artificiali che fungono da rifugi per la fauna marina, arricchendo così la biodiversità locale. È la prima volta che un impianto eolico offshore integra un sistema di habitat dedicato all’ecosistema marino.
Secondo Ocean Winds, l’iniziativa rappresenta molto più di un semplice progetto pilota. “EFGL è un punto di riferimento globale per l’eolico galleggiante”, ha dichiarato Marc Hirt, country manager di OW per la Francia. L’azienda può contare già sull’esperienza del WindFloat Atlantic in Portogallo, 25 MW in funzione da cinque anni, e guarda ora al futuro con EFLO, un nuovo impianto da 250 MW che è stato assegnato alla società e a Banque des Territoires nel 2024.
Dietro il successo del cantiere c’è un lavoro di squadra che ha coinvolto partner locali, esperti marittimi e innovatori internazionali. “Ogni fase, dalla progettazione all’installazione in mare, è stata frutto di un impegno collettivo”, ha spiegato Jérémy de Barbarin, direttore del progetto EFGL. Un percorso che dimostra come la cooperazione tra attori regionali e globali possa portare benefici concreti, non solo in termini di produzione energetica ma anche di nuove opportunità economiche e occupazionali per il territorio.
Ma concludiamo con una curiosità legata all'eolico installato sul mare, che fa riflettere sulle problematiche connesse a questa tipologia di impianti. La Guardia costiera svedese si è trovata di fronte a un presunto oggetto non identificato, che si è rivalato essere un enorme pezzo di turbina eolica.