Frane in aumento: l’Italia corre ai ripari con l’intelligenza artificiale

https://www.hdblog.it/green/articoli/n627063/italia-ai-frane-smottamenti-prevenzione-rischio/

HDblog.it Jul 31, 2025 · 2 mins read
Frane in aumento: l’Italia corre ai ripari con l’intelligenza artificiale
Share this

Nelle scorse ore l’ISPRA, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ha rilasciato il suo nuovo rapporto sul dissesto idrogeologico in Italia, che evidenzia una tendenza in crescita di frane e smottamenti in un Paese che ne è già molto colpito. Il cambiamento climatico gioca un ruolo molto grosso in tal senso, e servono strumenti sempre più avanzati e moderni per prevedere i fenomeni, soprattutto quelli più gravi e pericolosi, con precisione e tempestività. La risposta potrebbe risiedere nell’intelligenza artificiale.

L’ISPRA gestisce prevalentemente due strumenti di monitoraggio e sorveglianza: IdroGEO, che è una piattaforma open-data delle mappe dei dissesti con dati sempre aggiornati, e ReNDiS, il Repertorio nazionale degli interventi finanziati per la difesa del suolo. L’assistente AI si troverà a bordo di IdroGEO: purtroppo non abbiamo informazioni troppo dettagliate a riguardo - il comunicato si limita a spiegare che l’agente “dialoga con l'utente, fornendo informazioni e rispondendo a domande sul dissesto idrogeologico”.

Visto come funziona la maggior parte dei servizi di questo tipo e vista la pur vaga descrizione, supponiamo che si tratti di un chatbot focalizzato sul dataset di IdroGEO con cui si potrà interagire usando il linguaggio naturale, ma modalità, tempistiche di attivazione, modello sottostante rimangono ignote. È comunque evidente che l’AI, con la sua grande abilità di osservare pattern, tendenze e comportamenti ricorrenti, può dare una grossa mano nei lavori di prevenzione e nell’analisi del rischio, anche in emergenza.

Come dicevamo, l’Italia è naturalmente soggetta a fenomeni di dissesto idrogeologico, e con il cambiamento climatico in atto negli ultimi anni, in cui i fenomeni piovosi e temporaleschi aumentano in intensità e violenza, incrementano il rischio. Secondo il rapporto, la porzione di territorio esposta a dissesti di entità grave e molto grave (P3 e P4) è salita al 9,5% nel 2024 rispetto all’8,7% nel 2021. Corrisponde a un bacino di circa 1.300.000 cittadini. In generale il territorio a rischio frane è passato dai 55.400 km² del 2021 ai 69.500 km² del 2024, per quasi 1/4 dell’intero territorio nazionale (23%, per la precisione). Gli incrementi maggiori si riscontrano nella provincia di Bolzano, in Toscana, in Sardegna e in Sicilia. C’è un dato positivo, però: l’erosione delle coste è in recessione. Ci sono più tratti in avanzamento che in recessione, con uno scarto pari a 30 km.