Fucili smart contro i droni: l’AI arriva nei mirini dei soldati USA

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HDblog.it Jun 12, 2025 · 2 mins read
Fucili smart contro i droni: l’AI arriva nei mirini dei soldati USA
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L’Esercito degli Stati Uniti ha iniziato a dotare i propri soldati di un nuovo sistema capace di neutralizzare i droni in volo: si chiama SMASH 2000L ed è un mirino intelligente che sfrutta l’AI per garantire colpi estremamente precisi contro bersagli aerei.

Questo sistema, sviluppato dall’azienda israeliana Smart Shooter, è stato recentemente testato con successo durante Project Flytrap, un’esercitazione congiunta svoltasi il 6 giugno in Germania. In quell’occasione, militari americani del 3° Squadrone del 2° Reggimento di Cavalleria hanno montato il dispositivo sulle loro carabine M4A1 e sono riusciti ad abbattere droni in volo con una precisione che sarebbe difficile da ottenere con strumenti tradizionali.

La chiave del successo del SMASH 2000L risiede nell’integrazione di una serie di tecnologie avanzate: sensori elettro-ottici, visione artificiale e software proprietario per l’acquisizione e il tracciamento dei bersagli. Il sistema identifica, insegue e blocca automaticamente piccoli obiettivi aerei come quadricotteri o droni ad ala fissa. Ma soprattutto, consente lo sparo solo quando è calcolata una probabilità di impatto quasi certa, minimizzando l’errore umano.

Questa capacità è parte di una strategia più ampia dell’Esercito USA per fornire ai soldati strumenti tecnologicamente avanzati senza i ritardi legati ai tradizionali processi di acquisizione. Proprio a tal fine, nel maggio 2024 è stato firmato un contratto da 13 milioni di dollari (circa 12 milioni di euro) con Smart Shooter nell’ambito del programma Transformation In Contact (TIC) 2.0, pensato per accelerare l’introduzione sul campo di soluzioni mature e testate.

Lo SMASH 2000L rappresenta un’evoluzione più leggera e compatta rispetto ai suoi predecessori – come SMASH 2000, X4 e Hopper – pur mantenendo le funzionalità essenziali. Con un peso di poco più di 1,1 chilogrammi, può essere montato sui binari standard dei fucili da fanteria, offrendo così una soluzione flessibile e portatile.

Oltre a migliorare la precisione tramite l’elaborazione in tempo reale delle immagini, il sistema è progettato per compensare il rinculo dell’arma e mantenere l’allineamento ottimale del mirino durante il fuoco. Il tiratore viene assistito in ogni fase: l’ottica calcola la traiettoria del drone e guida la mira fino al momento giusto per premere il grilletto, riducendo il margine d’errore in situazioni di alta pressione.

Le versioni precedenti del sistema sono già state impiegate in missioni reali da parte di forze israeliane, e testate anche in India, Regno Unito, Paesi Bassi e Australia. L’obiettivo condiviso è dotare le truppe di una risposta rapida, efficace ed economica contro i droni nemici, specialmente in contesti asimmetrici dove questi strumenti vengono usati per attacchi o per raccogliere informazioni in tempo reale.